Le allergie affliggono un adulto e un bambino su tre negli Stati Uniti, trasformando ambienti apparentemente innocui in trappole microscopiche dove proteine invisibili possono scatenare reazioni devastanti. Mentre i metodi tradizionali di pulizia richiedono mesi di sforzi costanti, che vanno dall'aspirazione quotidiana al lavaggio delle pareti, fino al bagno regolare degli animali domestici, un team di ricercatori dell'Università del Colorado Boulder ha scoperto una soluzione che potrebbe rivoluzionare il modo in cui combattiamo gli allergeni domestici. La loro ricerca, pubblicata sulla rivista ACS ES&T Air, dimostra che è possibile disattivare gli allergeni nell'aria semplicemente premendo un interruttore.
Il mistero delle proteine che non muoiono mai
Quando entriamo in una casa dove vive un gatto e iniziamo a starnutire, la colpa non è dell'animale stesso ma di minuscole particelle di una proteina chiamata Fel d1, presente nella sua saliva. Questi frammenti microscopici si disperdono nell'aria ogni volta che il felino si lecca, creando quella che comunemente chiamiamo forfora animale. Il problema fondamentale degli allergeni è che, a differenza di batteri e virus, non possono essere uccisi perché non sono mai stati vivi.
"Anche quando gli acari della polvere non ci sono più da tempo, l'allergene rimane sempre lì", spiega Tess Eidem, ricercatrice senior del Dipartimento di Ingegneria Civile, Ambientale e Architettonica. "Ecco perché, se scuoti un tappeto, puoi avere una reazione allergica anche anni dopo."
Una strategia diversa: cambiare forma invece di distruggere
Cani, topi, acari, muffe e piante emettono tutte le proprie proteine uniche, ciascuna con una struttura tridimensionale specifica che il nostro sistema immunitario impara a riconoscere. Invece di tentare di eliminare queste proteine, Eidem e il suo team hanno adottato un approccio completamente diverso: modificarne la struttura in modo che il sistema immunitario non le riconosca più.
"È come srotolare un origami a forma di cigno", chiarisce la ricercatrice. "Se il tuo sistema immunitario è abituato a riconoscere un cigno e tu srotoli la proteina in modo che non assomigli più a un cigno, non scatenerai più una risposta allergica."
La luce ultravioletta come alleato domestico
Il team ha utilizzato lampade UV con lunghezza d'onda di 222 nanometri, una versione meno intensa rispetto a quella comunemente usata negli ospedali (254 nanometri) e considerata più sicura per gli spazi occupati perché non penetra profondamente nelle cellule. I ricercatori hanno pompato allergeni microscopici provenienti da acari, forfora animale, muffe e pollini in una camera sigillata di 350 piedi cubi, quindi hanno acceso quattro lampade UV222 delle dimensioni di una scatola per il pranzo.
I risultati sono stati sorprendenti: dopo soli 30 minuti di trattamento, i livelli di allergeni nell'aria si sono ridotti efficacemente del 20-25% in media. "Si tratta di riduzioni piuttosto rapide se le confrontiamo con mesi e mesi di pulizie, rimozione di tappeti e bagni al gatto", sottolinea Eidem.
Verso un futuro portatile contro le allergie
Le lampade UV222 sono già disponibili commercialmente, principalmente per usi industriali antimicrobici. Tuttavia, Eidem immagina un futuro in cui le aziende potrebbero progettare versioni portatili che le persone possano accendere quando visitano un amico con un animale domestico o puliscono una cantina polverosa. Questi sistemi potrebbero anche proteggere i lavoratori frequentemente esposti ad allergeni, come coloro che lavorano con animali vivi o nelle coltivazioni di cannabis, dove le sue ricerche dimostrano che le reazioni allergiche possono essere mortali.
"Gli attacchi d'asma uccidono circa 10 persone ogni giorno negli Stati Uniti, e spesso sono scatenati da allergie trasportate dall'aria", conclude la ricercatrice. "Sviluppare nuovi modi per prevenire quell'esposizione è davvero importante." Con un terzo della popolazione americana che soffre di allergie, questa tecnologia potrebbe rappresentare non solo un sollievo per milioni di persone, ma potenzialmente salvare vite umane.