Marte, la luce solare aiuterà a trasformare i rifiuti degli astronauti in carburante

Sopravvivere su Marte significherà massimizzare l'uso di tutte le risorse disponibili. Un team del centro tecnologico spagnolo Tekniker sta lavorando a un sistema che utilizza la luce solare per produrre carburante dalle acque reflue degli astronauti.

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a cura di Alessandro Crea

Per massimizzare l'uso di tutte le risorse disponibili e pensando alle future missioni su Marte, un team del centro tecnologico spagnolo Tekniker, sta lavorando a un sistema che utilizza la luce solare e l'aria del pianeta, per produrre carburante dalle acque reflue degli astronauti.

Borja Pozo di Tekniker spiega: "Miriamo a realizzare il primo reattore che produrrà propellente spaziale su Marte utilizzando l'aria del pianeta, che è al 95% di anidride carbonica. Il reattore sarà alimentato dalla luce solare e le acque grigie degli astronauti saranno utilizzate per aiutare nella produzione del propellente".

Il sistema "fotoelettrochimico", si basa su materiali catalitici ad alta efficienza per produrre idrocarburi come metano e monossido di carbonio o alcoli da CO2 atmosferica più acque reflue. Nel processo purifica anche l'acqua utilizzata, fungendo da metodo di riciclaggio.

Jean-Christophe Berton, funzionario tecnico ESA per il progetto, ha aggiunto: "Il risultato di questa attività potrebbe fornire all'ESA un prezioso contributo sulla produzione di propellente su Marte o per alimentare siti remoti come le stazioni terrestri sulla Terra. Potrebbe anche potenzialmente fornire input su come decarbonizzare la nostra atmosfera".