image/svg+xml
Logo Tom's Hardware
  • Hardware
  • Videogiochi
  • Mobile
  • Elettronica
  • EV
  • Scienze
  • B2B
  • Quiz
  • Tom's Hardware Logo
  • Hardware
  • Videogiochi
  • Mobile
  • Elettronica
  • EV
  • Scienze
  • B2B
  • Quiz
  • Forum
  • Sconti & Coupon
Black Friday

Novità!

Prova la nuova modalità di navigazione con le storie!

Accedi a Xenforo
Immagine di Scoperto un pianeta candidato perfetto per la vita Scoperto un pianeta candidato perfetto per la vita...
Immagine di Un supercomputer rivela la vera forma dei nuclei atomici Un supercomputer rivela la vera forma dei nuclei atomici...

La materia oscura potrebbe emettere una luce nascosta

La materia oscura potrebbe colorare leggermente la luce di rosso o blu nel suo passaggio, rivelando tracce della sua esistenza secondo un nuovo modello.

Advertisement

Quando acquisti tramite i link sul nostro sito, potremmo guadagnare una commissione di affiliazione. Scopri di più
Avatar di Antonello Buzzi

a cura di Antonello Buzzi

Senior Editor

Pubblicato il 24/10/2025 alle 08:15

La notizia in un minuto

  • Ricercatori dell'Università di York propongono che la materia oscura possa lasciare un'impronta cromatica sulla luce, colorandola leggermente di rosso o blu attraverso interazioni indirette con particelle intermediarie
  • La teoria si basa sul principio dei "sei stretti di mano": le WIMP potrebbero connettersi ai fotoni tramite il bosone di Higgs e il quark top, alterando impercettibilmente le proprietà della luce
  • La scoperta potrebbe rivoluzionare la ricerca permettendo di rilevare la materia oscura con telescopi ottici di nuova generazione, ottimizzando investimenti miliardari e aprendo un canale di indagine completamente inedito
Riassunto generato con l'IA. Potrebbe non essere accurato.

La materia oscura potrebbe non essere così invisibile come si è sempre pensato. Un gruppo di ricercatori dell'Università di York ha proposto una teoria che potrebbe rivoluzionare il modo in cui cerchiamo questa misteriosa componente dell'Universo: secondo il loro studio, la luce che attraversa regioni ricche di materia oscura potrebbe acquisire una leggerissima colorazione rossa o blu, lasciando quella che gli scienziati definiscono un'"impronta digitale" cromatica. Si tratta di una scoperta che sfida decenni di convinzioni consolidate nella fisica delle particelle.

Per comprendere la portata di questa ricerca occorre ricordare che fino ad oggi la materia oscura è stata rilevata esclusivamente attraverso i suoi effetti gravitazionali. È questa forza invisibile che mantiene coese le galassie e plasma la struttura su larga scala del cosmo, eppure non emette né riflette alcuna radiazione elettromagnetica. Proprio per questa caratteristica, la comunità scientifica ha sempre escluso la possibilità di individuarla attraverso metodi ottici tradizionali.

Il team britannico ha sviluppato un modello teorico basato su un'analogia sorprendente: la "regola delle sei strette di mano", quel principio secondo cui qualsiasi persona sul pianeta sarebbe collegata a un'altra attraverso una catena di al massimo sei conoscenze intermedie. I fisici di York suggeriscono che un meccanismo simile potrebbe operare nel mondo subatomico. Anche se la materia oscura non interagisce direttamente con la luce, potrebbe comunque influenzarla indirettamente attraverso una catena di particelle intermediarie.

Le WIMP (Weakly Interacting Massive Particles), una delle principali candidate a costituire la materia oscura, potrebbero infatti connettersi ai fotoni attraverso altre particelle come il bosone di Higgs e il quark top. Questa serie di interazioni indirette potrebbe alterare impercettibilmente le proprietà della luce che viaggia attraverso regioni dominate dalla materia oscura, producendo quella sottile variazione cromatica che gli scienziati sperano di poter rilevare.

Persino la materia oscura più impenetrabile potrebbe avere una firma cromatica

Il dottor Mikhail Bashkanov, della Scuola di Fisica, Ingegneria e Tecnologia dell'ateneo inglese, ha spiegato che porre una simile domanda nel mondo scientifico è piuttosto insolito. La maggior parte dei ricercatori concorda sul fatto che la materia oscura sia effettivamente "oscura", eppure il suo team ha dimostrato che anche la tipologia più impenetrabile potrebbe possedere una sorta di impronta cromatica. Bashkanov ha aggiunto che, in determinate condizioni, questo "colore" potrebbe essere realmente rilevabile con telescopi di nuova generazione progettati appositamente per questo scopo.

Le implicazioni pratiche di questa ricerca sono notevoli. Attualmente, gli esperimenti per la ricerca della materia oscura richiedono investimenti di miliardi di euro e si concentrano su diverse tipologie di particelle candidate: dalle WIMP agli assioni, fino ai fotoni oscuri. Secondo Bashkanov, i risultati del loro studio potrebbero aiutare a restringere il campo di ricerca, indicando con maggiore precisione dove e come osservare il cielo, ottimizzando così tempo e risorse.

La capacità di testare queste interazioni indirette attraverso i prossimi esperimenti astronomici permetterebbe di escludere alcuni modelli teorici sulla materia oscura mentre se ne raffinerebbero altri. Il team di York sottolinea l'importanza cruciale di incorporare questi risultati nella progettazione dei futuri telescopi, che potrebbero essere calibrati specificamente per catturare queste impercettibili variazioni cromatiche.

La materia oscura rappresenta uno dei più grandi enigmi della fisica contemporanea, costituendo presumibilmente la maggior parte della massa dell'Universo pur manifestandosi solo attraverso i suoi effetti gravitazionali. La conferma sperimentale di questa nuova teoria aprirebbe un canale di indagine completamente inedito per studiare questo materiale sfuggente. Non più costretti a rilevarne solo l'influenza gravitazionale, gli astronomi potrebbero finalmente ottenere informazioni dirette sulla sua natura, rivoluzionando la nostra comprensione di come l'Universo sia tenuto insieme.

Lo studio, pubblicato sulla rivista Physics Letters B, offre dunque una prospettiva radicalmente nuova sulla ricerca della materia oscura. Se l'astronomia riuscisse effettivamente a dirci qualcosa di completamente nuovo sulla natura di questa sostanza misteriosa attraverso semplici osservazioni della luce, la caccia a uno dei segreti più profondi del cosmo diventerebbe improvvisamente più accessibile e mirata.

Fonte dell'articolo: www.sciencedaily.com

Leggi altri articoli

👋 Partecipa alla discussione! Scopri le ultime novità che abbiamo riservato per te!

0 Commenti

⚠️ Stai commentando come Ospite . Vuoi accedere?

Invia

Per commentare come utente ospite, clicca triangoli

Cliccati: 0 /

Reset

Questa funzionalità è attualmente in beta, se trovi qualche errore segnalacelo.

Segui questa discussione
Advertisement

Non perdere gli ultimi aggiornamenti

Newsletter Telegram

I più letti di oggi


  • #1
    Dite addio all'hack più famoso per attivare Windows 11
  • #2
    Addio certezze: il diamante non è più il numero uno
  • #3
    Amazon abbandona Android per la pirateria
  • #4
    Steam Machine sarà la morte di PlayStation e Xbox?
  • #5
    LEFANT scatenato per il Black Friday: robot scontati fino al 72%
  • #6
    Un supercomputer rivela la vera forma dei nuclei atomici
Articolo 1 di 5
Un supercomputer rivela la vera forma dei nuclei atomici
Una nuova geometria nucleare sfida un modello consolidato da decenni e mostra quanto fosse limitata la rappresentazione biassiale tradizionale.
Immagine di Un supercomputer rivela la vera forma dei nuclei atomici
1
Leggi questo articolo
Articolo 2 di 5
Scoperto un pianeta candidato perfetto per la vita
La nuova super-Terra GJ 251 c, a meno di 20 anni luce, diventa uno dei target più promettenti per lo studio di possibili tracce di vita.
Immagine di Scoperto un pianeta candidato perfetto per la vita
Leggi questo articolo
Articolo 3 di 5
Scoperta la molecola che imita l’allenamento anti-age
Uno studio su Cell rivela che la betaina, metabolita prodotto dai reni durante l'attività fisica, replica gli effetti ringiovanenti dell'esercizio fisico.
Immagine di Scoperta la molecola che imita l’allenamento anti-age
Leggi questo articolo
Articolo 4 di 5
Resistenza estrema? Il corpo umano ha un confine preciso
Un nuovo studio mostra che il corpo umano non può sostenere oltre 2,5 volte il metabolismo basale senza compromettere i propri tessuti.
Immagine di Resistenza estrema? Il corpo umano ha un confine preciso
2
Leggi questo articolo
Articolo 5 di 5
DeepMind presenta l’IA che impara giocando davvero
Google DeepMind presenta SIMA 2, un sistema di IA che opera in videogiochi commerciali seguendo istruzioni umane in linguaggio naturale.
Immagine di DeepMind presenta l’IA che impara giocando davvero
Leggi questo articolo
Advertisement
Advertisement

Advertisement

Footer
Tom's Hardware Logo

 
Contatti
  • Contattaci
  • Feed RSS
Legale
  • Chi siamo
  • Privacy
  • Cookie
  • Affiliazione Commerciale
Altri link
  • Forum
Il Network 3Labs Network Logo
  • Tom's Hardware
  • SpazioGames
  • CulturaPop
  • Data4Biz
  • TechRadar
  • SosHomeGarden
  • Aibay

Tom's Hardware - Testata giornalistica associata all'USPI Unione Stampa Periodica Italiana, registrata presso il Tribunale di Milano, nr. 285 del 9/9/2013 - Direttore: Andrea Ferrario

3LABS S.R.L. • Via Pietro Paleocapa 1 - Milano (MI) 20121
CF/P.IVA: 04146420965 - REA: MI - 1729249 - Capitale Sociale: 10.000 euro

© 2025 3Labs Srl. Tutti i diritti riservati.