Nel 2024 vedremo i robot umanoidi al lavoro, ecco dove

Nel 2024, aziende come Agility Robotics introdurranno robot umanoidi nei progetti pilota commerciali. Potrebbero entrare nel settore logistico, nella manifatture e altrove, affrontando mansioni noiose e ripetitive.

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a cura di Valerio Porcu

Senior Editor

Sono secoli che inseguiamo l’idea di robot umanoidi, cioè dalle fattezze simili alle nostre, che lavorano al posto nostro. Il termine in sé comparve nel 1920, ma nel prossimo futuro potremmo cominciare a vederlo per davvero. 

Diverse società infatti hanno dei prodotti pronti per l’uso commerciale, che potrebbero “prendere servizio” nel corso dei prossimi mesi. Agility Robotics, ha il robot ATRIAS, recentemente ribattezzato in Digit: un umanoide di 1,75 metri, progettato per la logistica. Nasce per muovere i contenitori standard usati nei magazzini, e per aumentare il livello di automazione. Questi contenitori vengono spostati di continuo, anche vuoti, azioni ripetitive e semplici svolte in gran parte da lavoratori umani, spiega IEE Spectrum

Nelle intenzioni Digit serve per permettere ai lavoratori di gestire attività più complesse, ma difficilmente le intenzioni possono dissipare il timore che si perdano posti di lavoro. Per alcune persone, dopotutto, anche un lavoro ripetitivo e alienante è meglio di niente. "Vogliamo che gli umani siano supervisori, mentre i robot eseguono i compiti più velocemente ed efficientemente", afferma Damion Shelton, CEO di Agility Robotics. 

Il progetto pilota coinvolge Amazon: Digit è attualmente in fase di test presso il centro di ricerca e sviluppo di robotica di Amazon vicino a Seattle. Secondo Agility, se Digit raggiunge l'obiettivo di 20.000 ore lavorative minime, il costo orario del robot sarà inferiore ai $12.50. Meno del compenso minimo riconosciuto oggi a chi lavora nei magazzini di Amazon. 

"L'aspetto interessante di Digit è che, grazie alla sua natura bipede, può adattarsi agli spazi in modo un po' diverso", afferma Emily Vetterick, direttore della divisione ingegneria di Amazon Global Robotics, che sta supervisionando i test di Digit. "Siamo entusiasti di essere arrivati al punto in cui Digit può iniziare a essere testato, perché capiremo dove la tecnologia ha senso".

La dirigente di Amazon si riferisce proprio all’uso di robot umanoidi, che possono “avere un senso” dove bracci e carrelli non sono di aiuto. Aree in cui per ora possono lavorare solo esseri umani in carne ed ossa; questo vale in particolare per i magazzini di vecchia generazione, mentre quelli nuovi sono costruiti dal primo momento per ospitare robot senza gambe né braccia. 

Agility non è l'unica a puntare alla commercializzazione di robot bipedi nel 2024. Almeno altre sette aziende stanno lavorando per raggiungere questo obiettivo, con centinaia di milioni di dollari di finanziamenti a loro favore. 1X, Apptronik, Figure, Sanctuary, Tesla e Unitree hanno tutte prototipi commerciali di robot umanoidi.

Per il momento si tratta sempre di prototipi avanzati, macchine in grado di fare una sola cosa. Siamo ancora lontani dal robot umanoide in grado di fare molte cose diverse, e attualmente ci sono limiti tecnologici piuttosto seri. Tuttavia i limiti saranno presto superati, come succede sempre, ed è auspicabile che le questioni etiche siano risolte prima di quel momento.