Un lampo gamma sfida le aspettative degli astronomi

Il telescopio spaziale, chiamato Fermi, ha rilevato un'esplosione di raggi gamma della durata di un secondo, soprannominata GRB 200826A

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a cura di Imma Antonella Marzovilli

Un raggio gamma sorprendentemente breve fa ricredere gli astronomi su cosa scateni questi "cataclismi celesti". Il telescopio spaziale, chiamato Fermi, ha rilevato un'esplosione di raggi gamma della durata di un secondo, soprannominata GRB 200826A. Si ritiene che tali lampi di raggi gamma fugaci, o GRB (gamma ray burst), abbiano origine da frantumazioni di stelle di neutroni. Ma uno sguardo più attento all'esplosione ha rivelato che proveniva, invece, dall'implosione del nucleo di una stella massiccia.

In questo caso specifico, si tratta del nucleo di una stella collassa in un oggetto compatto, come un buco nero, che alimenta getti di particelle ad alta velocità. Quei getti perforano il resto della stella e irradiano potenti raggi gamma prima che gli strati esterni della stella esplodano in una supernova (SN: 5/8/19). Si pensa in genere che tale processo produca raggi gamma più lunghi, che durano più di due secondi. La scoperta di un lampo gamma così breve da un'esplosione stellare suggerisce che alcuni lampi precedentemente classificati come fusioni stellari potrebbero effettivamente derivare dalla morte di stelle massicce, stando a quanto hanno riferito i ricercatori il 26 luglio in due studi su Nature Astronomy (potete leggere la ricerca a questo link).

I primi indizi sull'origine di GRB 200826A sono venuti dall'esplosione stessa. Le lunghezze d'onda della luce e la quantità di energia rilasciata nel burst erano più simili ai GRB correlati al collasso rispetto ai burst prodotti da collisioni, riportano Bing Zhang, un astrofisico dell'Università del Nevada, Las Vegas, e colleghi. L'esplosione è arrivata dal centro di una galassia in formazione stellare, dove gli astronomi si aspettano di trovare stelle massicce che collassano, ma non fusioni di stelle di neutroni, che si trovano generalmente ai margini delle galassie.

Un altro gruppo, guidato dall'astronomo Tomás Ahumada-Mena dell'Università del Maryland a College Park, ha cercato la supernova che dovrebbe seguire un GRB prodotto da una stella in collasso. Utilizzando il Gemini North Telescope alle Hawaii per osservare la galassia ospite di GRB 200826A, il team è stato in grado di individuare la luce infrarossa che ha rivelato la supernova.