3 Italia vuole l'iPhone e minaccia Apple

3 Italia si dichiara pronta a rivolgersi all'antitrust nel caso non vengano intavolate trattative con Apple per portare l'iPhone nelle proprie offerte commerciali.

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a cura di Manolo De Agostini

L'arrivo di iPhone in Italia potrebbe essere un flop oppure un grande successo. Lunedì serà, davanti alla platea del Worldwide Developers Conference 2008, Steve Jobs dovrebbe presentare la versione 3G e dare così il via agli annunci di TIM e Vodafone, che spiegheranno per filo e per segno quando e soprattutto come, venderanno il cellulare di Cupertino nel nostro paese. In questa partita, per il momento, non rietra 3 Italia - ramo del gruppo Hutchinson Whampoa - che del 3G ha fatto la sua bandiera. Vincenzo Novari, amministratore delegato di 3 Italia, ha espresso tutto il suo rammarico per non aver siglato un accordo con Steve Jobs, asserendo di essere persino pronto a rivolgersi all'antitrust.

"Ho già inviato due email a Steve Jobs. Abbiamo dato disponibilità ad accettare qualsiasi contratto. Se non ci rispondono, vuol dire che c'è un accordo che impedisce di fare nuove intese. Ma sono convinto che sia una questione di tempi; se così non fosse, chiederemo all'Antitrust cosa ne pensa".

È chiaro che il ricorso all'antitrust appare più come una minaccia che una possibilità concreta. Maggiori delucidazioni si potranno avere solo quando si scopriranno le modalità di commercializzazione del cellulare. D'altronde, a differenza della presentazione del modello Edge, Apple sembra più disponibile a stringere accordi con un maggior numero di operatori in ogni singolo paese e 3 Italia potrebbe, alla fin fine, raggiungere il suo obiettivo, anche se con un pesante ritardo rispetto ai concorrenti.