5 milioni di iPhone: Apple buca le previsioni e il titolo scende

Apple non ha venduto 10 milioni di iPhone in tre giorni, si è fermata a 5 milioni. Gli analisti sono delusi, il titolo in borsa ha perso oltre il 2%. Le azioni però riprenderanno a crescere a ottobre, dopo l'annuncio dell'iPad mini. Ora l'obiettivo è diventare la prima azienda da mille miliardi di dollari: appuntamento al 9 aprile 2015 alle 11 del mattino.

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a cura di Elena Re Garbagnati

Apple ha venduto oltre cinque milioni di iPhone 5 in tre giorni. Il risultato è da record ma gli analisti avevano previsto vendite per 10 milioni di unità. Il titolo in borsa lunedì ha ceduto l'1,57% e lunedì sera si è fermato a 689,27 dollari per azione, dopo avere toccato il minimo di 683 dollari. Ieri la discesa si è accentuata e il titolo ha chiuso a 673,54 dollari, con una perdita del 2,5%.

La prima fornitura di iPhone 5 è già andata tutta esaurita e qualcuno dovrà aspettare per mettere le mani sul suo nuovo iPhone. Tim Cook in una nota ufficiale ha assicurato che l'azienda sta lavorando "per costruire abbastanza iPhone 5 per tutti", invitando ad avere pazienza.

Azioni di Apple in discesa: ha venduto pochi iPhone 5

Il dato di vendita è stato di gran lunga superiore a quello dell'iPhone 4s, il problema è che da Apple ormai non si accettano più numeri razionali, e molti analisti di alto profilo come Gene Muster di Piper Jaffrey avevano fatto stime al rialzo.

I numeri di vendita però sono stati diversi e adesso l'attenzione è sul "tutto esaurito": quello che si teme è che Apple non abbia centrato le previsioni per mancanza di prodotti da vendere, e si sta già fantasticando su problemi produttivi di varia gravità. La paura e il dubbio fanno scendere le azioni.

Dopo l'exloit di settimana scorsa a 700 dollari, le azioni hanno quindi lasciato sul campo poco più di 10 dollari. Prima allarmarsi o di ipotizzare che Apple abbia imboccato la china discendente è bene fare un paio di considerazioni.

Prima di tutto le borse sono isteriche, e per averne conferma basta guardare le reazioni all'annuncio dei dati trimestrali delle aziende: anche a fronte di guadagni consistenti, il mancato rispetto al centesimo delle previsioni porta spesso a scivoloni.

In secondo luogo si tende a vedere il ribasso del valore azionario come un aspetto negativo, ma non è necessariamente vero. Anzi, quando le azioni scendono è il momento di comprare, quando salgono è ora di vendere per intascare i guadagni. L'altalena fra il segno positivo e quello negativo è il motore che muove le borse di tutto il mondo, se non ci fosse le contrattazioni non avrebbero motivo di esistere.

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In ultimo la speculazione sulle azioni Apple è l'unico modo che hanno gli investitori per guadagnare cifre consistenti. Dieci dollari in meno, su un titolo che per lo più cresce, sono un'occasione ghiotta per comprare. Anche perché le prospettive sono alte e l'attesa non sarà lunga. Come ricorda Marketwatch nel mese di ottobre Apple dovrebbe lanciare una versione più piccola dell'iPad: un motivo per galvanizzare gli investitori e spingere le azioni vicino agli 800 dollari.

L'appuntamento successivo è in calendario a inizio 2013, quando si tireranno le somme del trimestre di Natale: secondo Katy Huberty di JP Morgan in quell'occasione verranno attivati 50 milioni di nuovi iPhone, superando ampiamente i 37 milioni dello scorso anno. Sempre che la previsione non sia sballata e che Apple centri l'obiettivo, anche qui si prevede una scalata del valore azionario.

Nel 2015 Apple potrebbe diventare la prima azienda da mille miliardi di dollari

La proiezione a lungo termine è decisamente ambiziosa: in un articolo del New York Times si legge che il 9 aprile 2015, alle 11 esatte del mattino ora di New York, Apple sarà coronata la prima azienda ad essere valutata mille miliardi di dollari. Non è da escludere che i bookmaker inglesi stiano già calcolando le quote: chi non ha abbastanza soldi per comprare azioni Apple potrebbe sempre scommettere per partecipare al ricco banchetto di Apple.