Apple ha svelato al mondo la sua nuova gamma di smartphone durante l'attesissimo evento "Awe Dropping", e come da tradizione, i modelli di punta sono iPhone 17 Pro e iPhone 17 Pro Max. Sulla carta, i nuovi dispositivi sono un concentrato di tecnologia: il nuovo chip A19 Pro, un comparto fotografico rivoluzionato e una batteria che promette record di durata.
Eppure, nonostante l'innegabile fascino tecnologico, quest'anno la scelta di passare al nuovo modello Pro è meno scontata che mai. Dietro le specifiche scintillanti si nascondono compromessi, un prezzo più elevato e un riposizionamento strategico che potrebbe spingere molti utenti a guardare altrove. Analizziamo cinque ragioni per cui, forse, conviene attendere o valutare altre opzioni prima di acquistare il nuovo iPhone 17 Pro.
1. Un prezzo salato per aggiornamenti mirati
Il primo, e forse più evidente, ostacolo è il prezzo. L'iPhone 17 Pro parte da 1.339€, un aumento rispetto alla generazione precedente, sebbene giustificato da uno spazio di archiviazione base raddoppiato a 256GB. Questo posizionamento di prezzo rende l'ingresso nell'ecosistema Pro più oneroso, soprattutto calcolando che l'iPhone 17 base da 256GB costa quanto iPhone 16 da 128GB al lancio.
Il vero problema, però, emerge quando si confronta il modello Pro con l'iPhone 17 standard. Quest'anno, Apple ha finalmente colmato una delle lacune più criticate del modello base, dotandolo di un display ProMotion a 120Hz, una fotocamera ultra-grandangolare da 48MP e la stessa nuova fotocamera frontale da 18MP del Pro.
Con questi aggiornamenti, l'iPhone 17 standard diventa un'alternativa incredibilmente valida per la stragrande maggioranza degli utenti, offrendo un'esperienza d'uso fluida e una qualità fotografica eccellente a un prezzo significativamente inferiore. L'esborso extra per il Pro si giustifica principalmente per lo zoom teleobiettivo e per funzioni video professionali che pochi, in realtà, sfrutteranno appieno.
2. Un ritorno all'alluminio
Dopo due generazioni in cui il titanio era stato presentato come un materiale d'elite per leggerezza e resistenza, Apple ha fatto un passo indietro, tornando a un design unibody in alluminio spazzolato per l'iPhone 17 Pro. L'azienda giustifica la scelta citando "le migliori prestazioni termiche di sempre in un iPhone", grazie anche all'introduzione di una camera di vapore per la dissipazione del calore.
Tuttavia, è difficile non interpretare questa mossa come un downgrade in termini di percezione premium. Il titanio aveva conferito agli iPhone 15 Pro e 16 Pro un vantaggio tangibile in termini di peso e robustezza. Il ritorno all'alluminio, per quanto lavorato, potrebbe essere percepito come un modo per contenere i costi di produzione, mascherando la decisione dietro una motivazione tecnica.
3. Zoom reale o marketing?
Il nuovo modulo fotografico ospita un sistema a tre fotocamere, tutte da 48MP. La novità più sbandierata è il teleobiettivo con uno zoom ottico 8x. Qui, però, emerge una potenziale ambiguità. Lo zoom ottico reale è stato ridotto da 5x a 4x, mentre l'ingrandimento 8x è ottenuto tramite un misto di crop del sensore e software.
Sebbene i risultati possano essere eccellenti, questa distinzione è cruciale. Per l'utente medio, la differenza potrebbe essere impercettibile, ma per gli appassionati di fotografia, la mancanza di chiarezza su cosa sia veramente "ottico" e cosa sia computazionale potrebbe essere un punto a sfavore. Inoltre, l'aggiunta di funzioni ultra-professionali come ProRes RAW e genlock, sebbene impressionanti, sono destinate a una nicchia di videomaker e difficilmente giustificano l'upgrade per chi usa il telefono per scatti quotidiani.
4. L'ombra dell'iPhone Air
Quest'anno, il vero protagonista dell'evento Apple potrebbe non essere il Pro, ma il nuovissimo iPhone Air. Sottilissimo, leggero e con un design avveniristico, l'Air cattura l'attenzione e si posiziona come l'iPhone più innovativo dal punto di vista estetico. Monta una versione leggermente depotenziata dello stesso chip A19 Pro, garantendo prestazioni di altissimo livello.
Questa nuova aggiunta alla lineup crea un dilemma per i consumatori. L'iPhone 17 Pro, con il suo design più massiccio e funzionale, rischia di apparire come il "lavoratore" della famiglia, mentre l'Air si prende la scena come icona di stile e portabilità. Il Pro non è più il modello "senza compromessi" per eccellenza; ora gli utenti devono scegliere tra le massime prestazioni fotografiche e la batteria del Pro, o il design e la leggerezza dell'Air. Questa frammentazione rende il Pro una scelta meno ovvia per chi cerca semplicemente "il miglior iPhone".
5. Non vi serve
Infine, bisogna chiedersi: chi ha davvero bisogno di tutta questa potenza? Il chip A19 Pro promette "prestazioni a livello di un MacBook Pro", e la nuova camera di vapore assicura che queste prestazioni possano essere sostenute a lungo. Ma quante persone spingeranno mai il proprio telefono a tali limiti? Per l'uso quotidiano, fatto di social media, messaggistica, navigazione web e qualche gioco, già le prestazioni dell'A18 Pro (o persino dell'A17 Pro) sono più che sufficienti.
L'upgrade a un display da 3.000 nit di luminosità di picco è notevole, ma nell'uso di tutti i giorni la differenza con i 2.000 nit della generazione precedente potrebbe non essere così rivoluzionaria. Per chi possiede un iPhone 16 Pro o un 15 Pro, il salto offerto dal 17 Pro rischia di tradursi in miglioramenti marginali nell'esperienza d'uso quotidiana, rendendo difficile giustificare una spesa così importante per una potenza che, per molti, rimarrà inespressa.