Android, nel 2014 meno 50% di malware su un miliardo di dispositivi

Il rapporto di Google sulla sicurezza di Android certifica che Google Play protegge oltre un miliardo di dispositivi, e che nel corso del 2014 le installazioni di malware sono state ridotte delle metà.

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a cura di Valerio Porcu

Senior Editor

Ci sono oltre un miliardo di dispositivi Android collegati a Google Play, e meno dell'uno percento dei ospita un'applicazione potenzialmente pericolosa (PHA, Potentially Harmful App). Considerando gli utenti che installano applicazioni esclusivamente da Google Play questa percentuale scende invece allo 0,15%.

Android Sicurezza

Queste sono alcune delle sintetizzate sul Google Online Security Blog, e raccolte in forma più estesa nel rapporto sulla sicurezza di Android nel 2014. L'altro fatto rilevante emerso è che nel corso del 2014 le installazioni di PHA si sono dimezzate (-50%).

Google Play esegue circa 200 milioni di analisi di sicurezza al giorno sui dispositivi di tutto il mondo, mentre SafetyNet analizza "oltre 400 milioni di connessioni al giorno, alla ricerca di potenziali problemi SSL". Infine, si legge sempre sul blog di Google, oltre 25.000 applicazioni sono state aggiornate in conseguenza di notifiche relative alla sicurezza.

Buone notizie per tutti quelli che usano Android, e un ottimo contrappeso alle informazioni che di tanto in tanto spiegano come Android sia potenziale veicolo di pericolose minacce. Il problema esiste, certo, ma a volte forse lo abbiamo dipinto peggiore di quello che effettivamente è. In ogni caso Adrian Ludwig, che ha firmato il post sul blog, ci ricorda che "Visto che siamo una piattaforma aperta, le ricerche indipendenti e le analisi aiutano noi a diventare più forti e gli utenti più sicuri".

Ricordiamo poi che Google ha deciso di incrementare i propri sforzi per rendere il Play Store più sicuro, tanto con strumenti automatici in continuo miglioramento quanto con la creazione di una nuova figura professionale dedita proprio al controllo delle applicazioni. Recentemente è stata anche introdotta una classificazione delle applicazioni in base alla fascia di età a cui si rivolgono.