Apple Watch vola, suo il 23% mercato wearable nel Q3 2017?

Secondo un nuovo report realizzato da Canaylis, l'azienda di Cupertino avrebbe messo le mani sul 23% del mercato wearable nel terzo trimestre del 2017 grazie ad Apple Watch. Al secondo posto Xiaomi con il 21%, medaglia di bronzo per Fitbit.

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a cura di Saverio Alloggio

Apple Watch ha una quota del 23% nel mercato wearable. È quanto emerge dal nuovo report realizzato da Canalys, che restituisce un'istantanea delle settore degli indossabili aggiornata al Q3 2017. L'azienda di Cupertino sembra aver spedito 3.9 milioni di unità del proprio smartphone nel periodo preso in esame, conquistando il primo posto della classifica davanti a Xiaomi e Fitbit.

In senso generale, secondo i dati raccolti da Canalys, il settore wearable ha risentito del calo di domanda relativo alle smart-band, i dispositivi che hanno sempre trainato il segmento in questione. Nel terzo trimestre 2017 infatti sono stati consegnati 17,3 milioni di indossabili, in calo di 2 punti percentuali rispetto al medesimo periodo dello scorso anno.

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Nonostante questo calo, le consegne di smartwatch sembrano essere cresciute, grazie soprattutto, secondo Canalys, alla strategia di brand come Samsung, Apple e Huawei, che hanno spesso strutturato la propria strategia presentando i loro "orologi intelligenti" come un accessorio in grado di completare l'esperienza utente dei rispettivi smartphone top di gamma.

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Una strategia che ha evidentemente pagato dalle parti di Cupertino, stando almeno ai dati diffusi da Canalys. Apple Watch sembra infatti essere tornato al vertice della classifica degli indossabili più diffusi, con 3.9 milioni di unità spedite nel periodo preso in esame,  di cui 800.000 nella nuova variante LTE, annunciata nel corso dell'evento di settembre e disponibile solo in determinati mercati. 

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Xiaomi sembra dunque aver perso il vertice del mercato, con 3.6 milioni di wearable spediti nel Q3 2017. A questo fa da contraltare la crescita di Fitbit, che dopo una prima parte dell'anno difficile, pare essere tornata a crescere, con 3.5 milioni di spedizioni nel periodo in esame ed una quota mercato del 20%, appena 1 punto percentuale sotto l'azienda cinese.

In attesa di poter avere a disposizione dati ufficiali da parte delle varie aziende, appare evidente come ci sia un dato ricorrente quando si parla del settore wearable. I dispositivi indossabili infatti non hanno ancora vissuto quell'exploit paventato più volte dalle varie analisi di mercato e report più o meno approfonditi.

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Come abbiamo avuto modo di analizzare in un nostro articolo di febbraio, la sensazione è che, almeno allo stato attuale delle cose, il grande limite dei wearable sia relativo alle funzionalità. Non è un caso che Apple Watch sia riuscito ad imporsi nel settore, essendo di fatto l'unico smartwatch davvero integrato in un'ecosistema, che abbraccia smartphone, tablet, computer e vari dispositivi connessi (pensiamo a Home Kit o Health Kit).

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L'esplosione del fenomeno dell'Internet of Things potrebbe contribuire ad assegnare ai wearable un ruolo centrale. In tal senso, l'avvento nel 2018 dello standard 5G rappresenterà un passo importante in questa direzione. A quel punto la palla passerà ai vari produttori, che si ritroverenno ad operare in un contesto decisamente più favorevole rispetto a quello attuale.


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