Banda ultralarga, internet veloce in arrivo per 7 milioni di civici

La fase di attuazione del Piano Italia a 1 Giga e 5G prende il via con la firma dei contratti tra Infratel e le aziende aggiudicatarie.

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a cura di Rossella Pastore

Prendono ufficialmente il via i lavori del Piano Italia a 1 Giga e Italia 5G. Lo start è stato segnato ieri con la firma dei contratti tra l'AD di Infratel Italia e i rappresentanti delle aziende aggiudicatarie INWIT, Open Fiber e TIM, avvenuta alla presenza del ministro per l'innovazione tecnologica e la transizione digitale Vittorio Colao.

I due programmi prevedono l'estensione di Internet veloce a 7 milioni di civici, il potenziamento della rete 5G in oltre 11 mila siti radiomobili esistenti e la creazione di nuove stazioni radiomobili in quasi 1.400 aree del Paese. I progetti, da realizzare entro il 2026, hanno richiesto lo stanziamento di 3,4 miliardi di euro, 725 milioni di euro e 346 milioni di euro (rispettivamente).

Più in particolare, il primo bando ("Italia a 1 Giga") chiama in causa gli abitanti di 15 aree geografiche in tutta Italia, di cui 8 assegnate a Open Fiber e 7 a TIM-FiberCop.

Per quanto riguarda il 5G, invece, i bandi prevedono investimenti sui siti già esistenti, come pure la realizzazione di nuove stazioni radio base con velocità di trasmissione a partire dai 150 Mbit/s (in download) e 30 Mbit/s (in upload).

Le risorse in ballo equivalgono a circa 5,5 miliardi di euro. Il risparmio ottenuto è pari a 1,2 miliardi di euro, mentre gli investimenti privati si stimano per oltre 2,2 miliardi di euro.

L'obiettivo ultimo dei vari piani è la riduzione del digital divide, o meglio la garanzia di "continuità del servizio di connettività mobile ad elevate prestazioni sul territorio nazionale" per "soddisfare il fabbisogno di servizi mobili innovativi anche nelle zone del Paese più complesse per il mercato" (vd. nota del ministero).

Ad oggi, nessun Paese in Europa può contare su reti mobili 5G interamente rilegate in fibra ottica: in questo senso, dunque, l'Italia farà un po' da pioniera. I vantaggi legati alla connessione veloce andranno anche a scuole e strutture pubbliche, che potranno beneficiare e quindi offrire servizi ad altissime prestazioni.