Buon 2022 da MobileLabs! Top/Flop dell'anno passato, speranze per il futuro

Francesca Fenaroli

Il 2021 è stato un anno di conferme e piacevoli scoperte nel campo delle tecnologie mobili. Hanno continuato la loro avanzata sui mercati europei produttori come realme e Oppo, in grado di offrire proposte a prezzi accessibili e top di gamma sempre più performanti. Nonostante tutto Samsung resta il brand che continuerei a scegliere a occhi chiusi: merito soprattutto della One UI, a mio parere l’interfaccia personalizzata di Android più equilibrata e rifinita ad oggi sul mercato, ottima non solo sui flagship ma anche sugli smartphone di fascia media.

Una categoria di dispositivi spesso considerata secondaria ma che osservo ormai da anni con attenzione, quella dei lettori di ebook con schermo e-ink, dimostra inoltre di essere tutt’altro che in via di estinzione. Se Kobo tenta vie nuove con il suo Sage, Amazon gioca invece sul sicuro con il nuovo Kindle Paperwhite, dando vita a un e-reader migliorato proprio dove serve, che non a caso è stato il mio ultimo acquisto del 2021.

In questo 2021 c’è stata, a mio parere, una sola vera nota dolente diffusa: la rimozione del sensore per le impronte digitali da sempre più dispositivi. Certo, l’avanzare delle tecnologie impone di tanto in tanto cambiamenti di standard che possono disorientare l’utente, senza tuttavia causare danni effettivi oltre alla necessità di riadattarsi.

Al contrario della mancanza del jack audio o dello slot per le microSD, tuttavia, la rimozione di questo tipo di sblocco biometrico limita la sicurezza in assenza di sistemi di riconoscimento facciale 3D. In più, basta una semplice mascherina chirurgica per mettere fuori gioco persino il FaceID di iOS e farci regredire allo sblocco con PIN.

Tornando a Samsung, anche l’utilizzo dei tablet di questo produttore è migliorato di molto rispetto al passato: merito di un livello di ottimizzazione per questo form factor che confido venga presto esteso a tutti i device di questo tipo.

Per questo motivo nutro grandi speranze per Android 12L: l’esigenza di essere sempre collegati per studio e lavoro ha riportato in auge i tablet Android e garantire una user experience pari a quella di iPadOS è diventato fondamentale.

Rossella Pastore

Tra le tecnologie “top” del 2021 è impossibile non citare i servizi di mobile payment, cresciuti esponenzialmente anche per merito (o “a causa”) dell’emergenza sanitaria. Per ridurre il rischio di contagio, gli italiani hanno preferito ricorrere ai sistemi di pagamento virtuali da effettuarsi tramite lo smartphone o i dispositivi wearable come alternativa ancora più smart alla semplice carta di credito. In sintesi, nell’era Covid, anche i pagamenti si fanno “contactless”.

La connessione veloce non è poi così veloce. Almeno non per quanto riguarda la sua diffusione nel nostro Paese: in questo 2021, il 5G non ha fatto particolari passi avanti. La qualità e le prestazioni della rete sono ancora molto scarse, salvo in rare località; a dispetto di ciò, l’offerta di smartphone che lo supportano è sempre più ampia, ed è un peccato che l’infrastruttura non sia migliorata proporzionalmente.

Il “vate” dei social Mark Zuckerberg l’ha già annunciato: il 2022 sarà l’anno del metaverso. Il metaverso come nuova frontiera dei videogiochi, certo, ma anche delle app mobile con cui siamo abituati a tenerci in contatto. Se il 2022 – come non ci auguriamo! – sarà ancora caratterizzato dalle restrizioni anti-Covid, ecco che la tecnologia potrebbe di nuovo venirci in soccorso. Questa volta, però, i nostri incontri “virtuali” potrebbero rivelarsi più “reali” del previsto, grazie all’integrazione della tecnologia VR nei vari social network, primi fra tutti quelli dell’ecosistema Meta.

Marco Cagliero

Anno che ha visto tanti trend in ambito mobile questo. Fra i tanti meritevoli decido però di premiare la scelta ambiziosa, seppur ancora lontana dall'essere perfetta, di Google e del suo Pixel 6. La scelta del processore proprietario, dei quali benefici abbiamo iniziato a vedere soltanto che una piccola parte, unita a un prezzo di listino in grado di risvegliare in me il vecchio amore per il Nexus 5, creano un mix assolutamente convincente. Pensare infatti di avere fra le mani un top smartphone con un grande comparto fotografico sotto ai 700 euro, potendo contare anche sul supporto diretto di Google per quanto riguarda gli update Android, mi fa ben sperare per il futuro della linea Pixel e del mercato smartphone in generale.

La delusione più grande di questo 2021 per me è stata certamente il Samsung Galaxy Z Flip 3. Per quanto l'azienda sia da premiare tanto per gli sforzi fatti all'interno del panorama pieghevoli (si tratta dell'unico brand con un reale portafoglio prodotti acquistabile sul nostro territorio) tanto per l'attenzione alle critiche del passato modello al fine di implementare migliorie hardware e funzionali, il risultato finale è semplicemente poco utilizzabile. Il riferimento non va ovviamente alle performance generali del prodotto, un vero e proprio top in questo, ma all'autonomia di questo Flip, in grado di garantire poco più di mezza giornata di uso intenso. Un vero peccato per quello che definisco come il miglior form factor fin qui presente per un foldable, minato forse troppo dallo stato attuale della tecnologia generale.

ll 2022 sarà certamente l'anno dei foldable. Nonostante abbia voluto inserirne uno come Flop di quest'anno appena concluso, il mio amore per questa categoria di prodotti non è stato assolutamente intaccato. Gli ultimi sforzi di Oppo (sperando di poter vedere anche in Italia il nuovissimo Find N), non sono che l'ultima dimostrazione dell'interesse generale delle aziende e degli utenti nei confronti di questo mercato. L'aspettativa è quindi quella di vedere nuovi form factor (anche bizzarri e nuovi con più pieghe e più possibilità d'uso, chi lo sa magari uno smartwatch pieghevole?), per rendere sempre più "mainstream" questo genere di prodotti. Se il tutto dovesse essere condito da una diminuzione costante dei prezzi come visto nell'anno appena concluso, ben venga!

Nikolas Pitzolu

Nonostante il mercato degli smartphone abbia sfornato ottimi flagship anche quest’anno, secondo me il Top del 2021 è da indentificarsi nella figura del Galaxy Z Fold3. Samsung è avanti anni luce in questo campo rispetto ai concorrenti, sia per hardware che per software. L’arrivo della S Pen ha contribuito a renderlo praticamente un prodotto completo che fa da smartphone e, all’occorrenza, anche da piccolo tablet. Samsung continua a spingere sull’innovazione dei foldable e questo le darà un netto vantaggio rispetto ai concorrenti quando possedere questi dispositivi sarà la “normalità”.

Secondo me Apple con iPhone 13 (intesa come tutta la serie) è stato il flop di quest’anno. La società di Cupertino sa fare di più, molto di più, ma continua a proporre lo stretto necessario per sostituire la generazione precedente. Non fraintendete, squadra che vince non si cambia! È la regina del marketing e le differenze rispetto ad iPhone 12 ci sono. Purtroppo però, secondo me, anche in questo 2021, non ha saputo cogliere l’opportunità e proporre qualcosa di veramente diverso ai clienti che giustifichi a mani basse la presenza del nuovo iPhone 13 rispetto ad iPhone 12.

Verosimilmente durante il prossimo anno vedremo sempre più brand che presenteranno tanti smartphone pieghevoli. La vera novità, che non vedo l’ora di avere tra le mani, potrebbe essere un foldable dotato di tre display collegati da due cerniere. Si esplorerebbero nuove tipologie di utilizzo e nuovi form factor per diversificare l’offerta, proprio quella offerta che è diventata quasi stagnante con gli smartphone standard che si somigliano un po’ tutti tra loro.

Luca Zaninello

Il 2021 è stato un anno decisamente interessante, caratterizzato da moltissimi prodotti davvero ottimi. A differenza del 2020, anno che ho trovato soprattutto per gli smartphone top di gamma praticamente stagnante e quasi noioso, i 365 giorni appena passati hanno riacceso in me un interesse verso quelli che sono i dispositivi più avanzati disponibili sul mercato. Samsung con i suoi pieghevoli ormai quasi pronti a tutto, Google con i nuovi Pixel dotati di chip proprietario Tensor (ho personalmente anche acquistato per me un 6 Pro), ma anche Xiaomi con il suo esagerato Mi 11 Ultra, Asus e Lenovo con ROG Phone 5/5s e Legion Phone Duel 2, Oppo con Find X3 Pro, hanno tutti secondo me mostrato come ci sia ancora voglia di sperimentare cose nuove e migliorare quello che già sembrava quasi perfetto.

Il momento più deludente del 2021, a mio parere, è stata l'integrazione di OnePlus in Oppo. Chiaramente i due brand sono stati fortemente legati sin dalla nascita del primo flagship killer, tutti i prodotti OnePlus sono sempre stati (chi più, chi meno) dei rebrand di altri dispositivi di Oppo, ma la completa integrazione dei team di sviluppo hardware e software non fa ben sperare per il marchio tanto amato dai fan e fondato da Carl Pei e Pete Lau.

Il 2022 ci porterà moltissime novità interessanti. Almeno sulla carta, la sfida tra Qualcomm e Mediatek sembra essersi riaccesa anche nella fascia alta del mercato mobile, inoltre i SoC Samsung realizzati in collaborazione con AMD e i nuovi chip proprietari di Google, Oppo, Vivo e Xiaomi, fanno pensare come sempre di più le aziende cercheranno di ottenere un'integrazione verticale di hardware e software. Questo per sfidare il livello di qualità ed ottimizzazione che solo Apple ad oggi è sempre riuscita ad ottenere (anche se ci potrà volere ben più di un solo anno) oltre che per implementare funzionalità esclusive non ottenibili utilizzando chip "generici" realizzati da aziende esterne.