Cosa è Briar, l'app di messaggistica decentralizzata consigliata da Julian Assange

Julian Assange ha consigliato ai cittadini ucraini di utilizzare Briar, un'app di messaggistica (e non solo) estremamente sicura. Funziona anche senza internet.

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a cura di Umberto Stentella

Julian Assange ha invitato i cittadini ucraini ad utilizzare Briar, un'app di messaggistica che offre una protezione per la privacy praticamente senza eguali. Ma non solo: può anche funzionare in assenza d'internet. «E nata esattamente per garantire le comunicazioni in sicurezza anche in una situazione come questa», ha spiegato Assange.

Per creare una chat è sufficiente inviare un invito ad un proprio contatto, oppure ci si può connettere utilizzando una connessione bluetooth. Le conversazioni sono ovviamente protette dalla crittografia end-to-end (come avviene su WhatsApp e Signal).

A differenza delle altre app di messaggistica, Briar non si basa su un server centrale. Non c'è un'azienda o un'organizzazione che colleziona i dati degli utenti. Per accedervi è necessario scegliere un nickname e una password. L'account viene memorizzato esclusivamente sullo smartphone, non in rete. Il che ovviamente significa che se si disinstalla l'app, cancellando i dati, l'account viene perso per sempre. Idem se ci si dimentica la password.

Come detto, Briar funziona anche in assenza di una connessione internet. Proprio perché nasce come strumento a prova di guerra, quando i bombardamenti possono radere al suolo le infrastrutture di rete. I messaggi vengono sincronizzati trai dispositivi degli utenti, utilizzando una rete bluetooth o wifi. Normalmente - quando è presente una connessione internet - Briar utilizza la rete decentralizzata di Tor, fornendo agli utenti un ulteriore layer di protezione.

Briar non va intesa come una semplice app di messaggistica, ma come un hub che offre accesso ad una serie di altri servizi sicuri e protetti da anonimato. Ad esempio si può utilizzare per leggere le notizie, importando i feed Rss. Inoltre l'app può anche ospitare gruppi, forum e blog.

I dati di Briar, incluse le conversazioni, possono venire esportati su una scheda Sd e quindi caricati su un qualsiasi altro smartphone. Ovviamente sono protetti da crittografia e sarà necessario decriptarli utilizzando una password.

Ed è soltanto l'inizio: i developer dietro all'app hanno già annunciato di voler creare una rete di applicazioni distribuite, ad esempio offrendo un servizio di editing collaborativo dei documenti (un po' come è possibile fare con i Documenti Google). Attualmente Briar è esclusivamente disponibile sul Play Store di Google.

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