Cos'è lo standard Qi2 e perché è il futuro della ricarica wireless?

Qi2 è il nuovo standard di ricarica wireless che molti device sfrutteranno da qui in avanti. Ecco tutto quello che c'è da sapere.

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a cura di Rossella Pastore

Tra le innovazioni presentate al CES 2023 ce n'è anche una, molto importante, che riguarda la ricarica wireless. Il Wireless Power Consortium (WPC) ha scelto proprio Las Vegas per annunciare l'arrivo di Qi2, il nuovo standard di ricarica senza fili "evoluzione" di quello adottato attualmente dalla maggior parte degli smartphone.

L'adozione di Qi2 come standard di ricarica globale recherebbe con sé diversi vantaggi. In estrema sintesi, Qi2 promette un miglioramento generale dell'esperienza di ricarica wireless, che negli anni avvenire sarà sempre più comoda ed efficiente. Vediamo nel dettaglio quali saranno i vantaggi effettivi.

Indice

Standard Qi2: quali differenze rispetto a Qi?

Come sappiamo, la tecnologia certificata Qi consente di ricaricare i dispositivi mobili (smartphone e wearable) facendo a meno dei classici cavi. Il sistema di ricarica wireless si definisce "a induzione elettromagnetica", perché è proprio questo il fenomeno che permette all'energia di passare da una base di ricarica al dispositivo da ricaricare.

Qi non è altro che una certificazione relativa alla sicurezza di questo sistema. In altre parole, lo standard Qi garantisce che i dispositivi implicati nel processo di ricarica non riportino danni e che l'utente non vada incontro a problemi di sicurezza in generale.

È importante che i device siano certificati Qi/Qi2 e "omologati" in questo senso. Affinché un dispositivo ottenga la certificazione, è necessario che rispetti determinati requisiti, più "essenziali" nel caso di Qi, più "elaborati" in quello di Qi2. Proviamo di seguito a spiegarci meglio.

Qi2 richiede i magneti (ed è potenzialmente più veloce)

Qi2 comprende nuovi formati per tutti quegli accessori utilizzati per la ricarica wireless, come basi di ricarica, agganci e supporti. Affinché un device venga certificato Qi2, è necessario che includa dei magneti. Al contrario, la certificazione Qi non richiedeva questa aggiunta.

L'aggancio magnetico tra base di ricarica e smartphone, ad esempio, è utile al fine di evitare disallineamenti e quindi sprechi di energia e quindi – in ultima istanza – per evitare il surriscaldamento dello smartphone. In questo modo, anche la batteria del device verrebbe preservata dalla possibilità di danni precoci.

La presenza di magneti potrebbe anche assicurare ricariche più veloci. Al momento, il limite stabilito è di 15W, ma non si esclude che in futuro potrebbe aumentare.

Qi2 è universale

Nello studio del nuovo processo e del nuovo standard, il WPC si è ispirato alla tecnologia MagSafe di Apple, con cui ha anche collaborato. L'equivalente di MagSafe si chiama Magnetic Power Profile e sarà adottato non solo dai dispositivi della Mela, ma anche da quelli Android. Tra gli altri pregi, dunque, Qi2 avrà anche quello dell'interoperabilità.

Per quanto riguarda Apple, nello specifico, viene da pensare che i nuovi iPhone supporteranno solo la ricarica di tipo wireless, facendo a meno del tutto della porta USB-C e riuscendo in questo modo ad aggirare le nuove norme europee.

Per ottenere la certificazione Qi2, gli accessori per la ricarica dovranno essere di alta qualità. Gli smartphone, dall'altra parte, potranno essere programmati per "rifiutare" input energetici da parte di caricatori non certificati.

Quando arriverà?

Il debutto del nuovo standard di ricarica è previsto entro fine 2023. Aggiorneremo questo articolo non appena avremo più info su quello che rappresenta il vero e proprio "futuro" della ricarica wireless.