Android Jelly Bean è nel 28,4% dei prodotti che hanno visitato il Google Play Store nelle due ultime settimane. I dati di diffusione delle differenti versioni del sistema operativo mobile della casa di Mountain View mostrano quanto stia migliorando la situazione della frammentazione, anche se permangono alcuni dubbi sul metodo usato per raccogliere queste informazioni.
Il mese scorso l'azienda ha cambiato il modo in cui ottiene i dati, quindi se da una parte il dato statistico è valido, a nostro giudizio va a premiare le release più recenti, perché è proprio il pubblico più smaliziato, che aggiorna subito il proprio terminale o ne acquista uno recente, ad accedere prontamente al Play Store. Qualche settimana fa avevamo ipotizzato che il metodo finisse per premiare le versioni di Android più recenti, e i dati sembrano darci ragione.
Il balzo di Jelly Bean è netto, pari al 3,4 percento, grazie al contributo delle versioni 4.1.x (26,1%) e 4.2.x (2,3%). C'è tuttavia da tenere conto anche del numero crescente di terminali dotati della versione più recente del sistema operativo che stanno arrivando nei negozi, per cui l'incremento non è solamente una questione di statistiche, ma anche di effettiva disponibilità.
Per quanto riguarda le altre build, vediamo Ice Cream Sandwich scendere al 27,5%, rispetto al 29,3% del mese passato. Honeycomb allo 0,1% si può considerare una release ormai morta, mentre Gingerbread 2.3.x rimane decisamente diffuso con il 38,5%, in calo rispetto al 39,8% del mese scorso. Froyo, Eclair e Donut chiudono la classifica con dati pressoché invariati rispetto al mese precedente.
La conferenza Google I/O, che si terrà a metà di questo mese, dovrebbe riservarci l'arrivo di una nuova versione del sistema operativo. Potrebbe trattarsi di Android 5.0 Key Lime Pie, sul quale abbiamo stilato una lista dei desideri, oppure di Android 4.3 Jelly Bean, nome che circola da qualche giorno in riferimento a un presunto ritardo di Google proprio nello sviluppo della versione 5.0. Non resta che attendere per capire non solo cosa ci riserverà Google sul fronte delle novità, ma anche per capire se l'azienda ha in cantiere nuove misure per rendere la frammentazione un problema del passato.