Foxconn riapre alcune fabbriche: riparte la produzione degli iPhone

Anche Foxconn ha potuto far ripartire i lavori in alcuni stabilimenti chiave dopo che le autorità cinesi hanno dato il consenso

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a cura di Giacomo Ampollini

Foxconn ha finalmente ottenuto il via libera da parte del governo cinese per quanto riguarda la riapertura di due poli produttivi. Sono tra le due fabbriche più importanti per quanto riguarda la produzione degli iPhone di Apple. La maggiore parte di questi dispositivi esce dai suddetti stabilimenti.

Per riuscire a ottenere il permesso dalle autorità cinesi, Foxconn ha dovuto portare avanti diverse trattative. Il risultato è stata la possibilità di aprire alcune delle fabbriche, ma non tutte. Le due sopracitate si trovano una a Zhengzhou e una a Shenzhen.

La ripresa dei lavori, per lo meno secondo un fonte anonima che ha riferito il tutto a Reuters, seguirà un ritmo sfalsato, ma ordinato. Nel primo giorno di ripresa dei lavori, lunedì, sono stati fatti entrare 16.000 lavoratori per il polo di Zhengzhou e 20.000 per quello di Shenzhen. Per entrambi sono meno del 10% della forza lavoro che è presente quando vanno a pieno regime.

La ripresa è importante per le finanze di Foxconn, ma fondamentale per il rispetto della tabella di marcia di Apple. Le principali concorrenti del colosso statunitense avevano già ripreso in precedenza la produzione dopo che l'avevano fermata sempre a causa dell'epidemia del coronavirus. Si tratta di Huawei e di Samsung.

I dirigenti di Foxconn hanno assicurato che verrà garantito il rispetto delle norme sulla sicurezza per salvaguardare i dipendenti, aspetto necessario senza il quale non sarebbero potuti tornare a lavorare. Ci sarà l'obbligo di tenere le mascherine per tutto il tempo, sottoporsi a controlli per la temperatura e rispettare delle rigorose norme sui pasti.