Un'immagine che rievoca vecchi fantasmi per Samsung sta facendo il giro dei social media, sollevando un'ondata di preoccupazione sulla sicurezza dei suoi dispositivi di punta. Un Galaxy S25+, uno dei migliori smartphone Samsung rilasciato solo pochi mesi fa, sarebbe esploso durante la ricarica, lasciando dietro di sé una carcassa carbonizzata e la paura che un incidente simile possa ripetersi.
La notizia è emersa tramite l'utente @ya_sking12767 sulla piattaforma social X (post ora cancellato), che ha condiviso fotografie inquietanti del dispositivo devastato. Le immagini mostrano uno smartphone irriconoscibile, con il telaio centrale fuso e deformato, segno inequivocabile di un evento termico violento partito dalla batteria. L'incidente, se confermato, avrebbe potuto avere conseguenze ben più gravi se il dispositivo si fosse trovato in una tasca o fosse stato utilizzato attivamente dall'utente al momento del guasto.
Il pensiero corre inevitabilmente al famigerato Galaxy Note 7 del 2016, un episodio che costrinse Samsung a uno dei più grandi richiami di prodotti nella storia della tecnologia e che inferse un colpo durissimo alla sua reputazione. Da allora, l'azienda sudcoreana ha implementato protocolli di sicurezza estremamente rigorosi, tra cui un "Controllo di Sicurezza della Batteria in 8 Punti" per ogni singolo dispositivo prodotto. "Cautela" è diventata la parola d'ordine a Seul, motivo per cui questo presunto caso isolato sul nuovo S25+ suona come un campanello d'allarme che l'azienda non può permettersi di ignorare.
Al momento, Samsung non ha rilasciato alcuna dichiarazione ufficiale ma l'abbiamo contattata in prima persona per ulteriori chiarimenti. Aggiorneremo questo articolo nel momento in cui ne sapremo di più.
Senza un'indagine approfondita e risultati certi, è impossibile determinare se si tratti di un difetto di fabbricazione isolato o del primo segnale di un problema più esteso.
Una delle prime domande riguarda gli accessori utilizzati. L'utente ha caricato il dispositivo con un caricabatterie e un cavo originali Samsung? L'uso di accessori di terze parti, non certificati e di scarsa qualità, è una delle cause più comuni di incidenti simili. Caricabatterie e cavi di bassa qualità possono non avere i meccanismi di sicurezza necessari per regolare correttamente il flusso di energia, specialmente con tecnologie di ricarica rapida come quella da 45W supportata dal Samsung Galaxy S25+.
Tuttavia, i moderni smartphone Galaxy sono dotati di molteplici sistemi di protezione software e hardware, come sensori termici e interruttori automatici che dovrebbero interrompere la carica in caso di surriscaldamento o sovratensione. Un guasto di questa portata suggerisce che, se presenti, tali protezioni potrebbero aver fallito o che il difetto della batteria fosse così grave da superarle.
È anche importante notare che la tecnologia della batteria del Galaxy S25+ non è di per sé nuova o sperimentale. Il dispositivo monta una batteria da 4900mAh con supporto alla ricarica rapida da 45W, specifiche identiche a quelle del suo predecessore, il Galaxy S24+. Questo dettaglio è cruciale, poiché suggerisce che il problema non risiederebbe in una nuova tecnologia immatura, ma piuttosto in un potenziale difetto di produzione di un lotto specifico o, come già menzionato, in un utilizzo improprio.
Le esplosioni di batterie agli ioni di litio sono eventi statisticamente rari, ma la loro gravità impone la massima attenzione. Miliardi di dispositivi le utilizzano ogni giorno senza problemi, ma un singolo difetto di fabbricazione può essere sufficiente a innescare una reazione a catena catastrofica.
In attesa di un commento ufficiale da parte di Samsung e di maggiori dettagli da fonti affidabili, agli utenti di Galaxy S25+ (e di qualsiasi smartphone) si raccomanda di seguire le buone pratiche di sicurezza: utilizzare sempre se possibile caricatori e cavi originali, evitare di caricare lo smartphone durante la notte, sotto cuscini o coperte, e scollegare immediatamente il dispositivo se si nota un surriscaldamento anomalo.
La speranza è che questo rimanga un caso isolato, un tragico incidente dovuto a un errore umano o a una sfortunata anomalia, e non l'inizio di un nuovo incubo per Samsung e i suoi clienti. La comunità tecnologica attende con il fiato sospeso gli sviluppi di questa vicenda.