Samsung si prepara a riportare in gioco i propri System-on-Chip dopo l'accordo in esclusiva con Qualcomm per la serie Galaxy S25, e l'Exynos 2600 promette di alzare significativamente l'asticella nelle capacità fotografiche e di registrazione video.
Secondo documentazione interna trapelata online, il nuovo processore della casa coreana potrebbe rappresentare un salto generazionale importante soprattutto nell'elaborazione delle immagini, con specifiche che sfidano direttamente gli standard attuali del comparto mobile. Le informazioni, provenienti da fonti vicine agli ingegneri che lavorano sulla piattaforma, delineano un SoC progettato per gestire configurazioni fotografiche estreme e registrazione video di fascia altissima. Il chip dovrebbe debuttare sui flagship 2026 di Samsung, probabilmente la serie Galaxy S26, segnando il ritorno dell'azienda alla strategia dual-source dopo la pausa forzata dell'ultima generazione.
Il cuore delle novità risiede nell'Image Signal Processor completamente riprogettato, capace secondo le specifiche trapelate di gestire un singolo sensore da 320 megapixel oppure tre sensori da 108MP simultaneamente. Si tratta di un incremento sostanziale rispetto alle capacità attuali, che posiziona l'Exynos 2600 tra i SoC mobile più potenti per l'elaborazione fotografica. La configurazione multi-sensore permetterebbe implementazioni avanzate di computational photography, con tre stream ad alta risoluzione processati in parallelo per applicazioni come depth mapping avanzato, fotografia stereoscopica o cattura HDR multi-esposizione.
L'ISP integra un motore HDR capace di combinare fino a cinque frame in tempo reale, processando immagini RAW a 14 bit per canale. Questa specifica tecnica è particolarmente rilevante per la resa in condizioni di illuminazione difficile: la profondità colore a 14 bit offre oltre 4 trilioni di sfumature cromatiche teoriche, garantendo maggiore flessibilità nell'estrazione dei dettagli dalle ombre e nelle alte luci. Il sistema potrebbe finalmente colmare il gap qualitativo che ancora separa la fotografia computazionale mobile dalle fotocamere dedicate in scenari ad alto contrasto.
Sul fronte video, le specifiche leaked indicano supporto per registrazione 8K con HDR10+ a 60fps e 4K a 120fps, entrambe con stabilizzazione ibrida che combina OIS ottico e EIS elettronico basato su algoritmi AI. La combinazione è tecnicamente impegnativa: gestire stream video 8K a 60 frame al secondo con elaborazione HDR in tempo reale richiede una pipeline di elaborazione estremamente efficiente e una bandwidth memoria considerevole. Il leak menziona proprio questo aspetto: l'Exynos 2600 disporrebbe di una bandwidth interna di 1,8 terabyte al secondo, fondamentale per alimentare contemporaneamente ISP, neural engine e GPU senza colli di bottiglia.
L'efficienza energetica rappresenta un punto critico per i SoC Samsung, storicamente meno performanti rispetto alla concorrenza Qualcomm in termini di consumi. La documentazione trapelata sostiene che l'ISP del nuovo chip consuma il 30% in meno di energia rispetto a quello montato sull'Exynos 2400, un miglioramento sostanziale che se confermato potrebbe tradursi in ore aggiuntive di autonomia durante uso fotografico intensivo. Questo dato è particolarmente rilevante considerando che l'elaborazione delle immagini rappresenta uno dei carichi più energivori nei moderni smartphone, specialmente con sensori ad alta risoluzione e funzionalità AI sempre attive.
Le capacità AI del processore includono funzionalità specifiche per la fotografia computazionale: segmentazione semantica della scena in tempo reale, super-resolution zoom basato su reti neurali e regolazione della curva tonale per-oggetto. Quest'ultima feature è particolarmente interessante dal punto di vista tecnico, poiché implica che il chip possa identificare elementi individuali nell'inquadratura e applicare elaborazioni cromatiche separate ottimizzate per ciascuno, superando l'approccio tradizionale delle regolazioni globali. La segmentazione in tempo reale suggerisce inoltre l'integrazione di una NPU (Neural Processing Unit) significativamente più potente rispetto alla generazione precedente.
Il leak non fornisce dettagli sulla configurazione CPU né sulla GPU, ma conferma indirettamente l'esistenza di quello che Samsung definisce "heat pass block", un sistema di gestione termica menzionato in fughe precedenti progettato per mitigare i problemi di throttling che hanno afflitto diversi Exynos recenti. La questione termica rimane cruciale: l'elaborazione video 8K prolungata e il machine learning on-device generano carichi termici elevati che in passato hanno limitato le prestazioni sostenute dei chip Samsung rispetto agli Snapdragon equivalenti.
La strategia di Samsung per il 2026 prevede probabilmente una distribuzione geografica differenziata dell'Exynos 2600, con alcuni mercati che riceveranno invece varianti Snapdragon. Il mercato europeo tradizionalmente riceve le versioni Exynos, una scelta che negli ultimi anni ha generato critiche dalla community tech per il gap prestazionale percepito rispetto alle controparti americane con silicon Qualcomm. Se le specifiche trapelate si riveleranno accurate e Samsung risolverà i problemi di efficienza che hanno caratterizzato le generazioni recenti, l'Exynos 2600 potrebbe finalmente rappresentare un'alternativa competitiva senza compromessi per gli utenti europei. Il chip dovrebbe entrare in produzione nella seconda metà del 2025 per un lancio commerciale nei primi mesi del 2026, probabilmente su architettura a 3nm di seconda generazione di Samsung Foundry.