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a cura di Saverio Alloggio

Google ha deciso di bloccare l'utilizzo delle GApps a bordo dei dispositivi non certificati. La questione è emersa nel noto forum di settore XDA, confermata dall'esperienza diretta del Senior Member liam_davenport, che si è imbattuto nella nuova politica dell'azienda di Mountain View.

Le Google Apps hanno sempre rappresentato per Big G un modo per poter assicurare una coerenza tra i dispositivi Android, spesso messa in discussione dalla frammentazione che caratterizza il robottino verde. L'utilizzo dei propri servizi ha consentito all'azienda di Mountain View di imporre ai produttori un insieme di regole inserite nel cosìdetto Compatibility Definition Document (CDD).

Google Apps

Le varie aziende produttrici devono dunque rispettare le regole presenti nel CDD, al fine di poter superare il Compatibility Test Suite (CTS) e poter così pre-installare sui propri dispositivi le app e i servizi Google. In realtà, fino a poco tempo fa, c'era la possibilità di installare le GApps anche su dispositivi senza le certificazioni in questione (attraverso ovviamente degli escamotage), ma adesso Big G sembra aver posto un veto assoluto.

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Come detto in apertura, tutto è partito all'interno del noto forum di settore XDA, che ha inizialmente ricevuto una segnalazione anonima da parte di una persona che si è presentata come dipendente di un OEM/ODM. Quest'ultima ha segnalato come Google avesse iniziato a bloccare completamente l'accesso alle GApps in relazione ai firmware nuovi non certificati.

Google Play Store Uncertified 768x521

Scendendo nel dettaglio, la misura in questione sarebbe operativa dal 16 marzo e andrebbe a coinvolgere tutte le build realizzate dopo quella data. In particolare, sarebbe il Google Play Services ad effettuare il controllo, facendo eventualmente scattare il blocco. Per tale ragione, XDA ha deciso di approfondire la questione, contattando una propria fonte interna al settore.

Questa ha confermato a XDA l'effettivo cambio di politica da parte di Big G. Successivamente è emerso come questo blocco sia venuto fuori da oltre 1 anno, con gli utenti che sono riusciti ad aggirarlo cancellando i dati del Google Play Services direttamente dai dispositivi. Una misura che, evidentemente, non sarà più efficace.

Google Play Uncertified Rotated

Infine, nella giornata di ieri, il Senior Member del forum di XDA si è imbattuto nel blocco sul proprio dispositivo, così come potete vedere nell'immagine soprastante. L'avviso sullo schermo indica le due strade da seguire per l'utente: contattare l'azienda produttrice al fine di poter ricevere in sostituzione un prodotto certificato; nel caso si tratti di una custom ROM, inserire a questo link l'Android ID, così da poter essere inseriti nell'apposita white-list e poter quindi utilizzare le GApps e i relativi servizi.

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Sembra dunque esserci un'apertura per le custom ROM. Si tratta questa di un'eccezione importante, considerando come un blocco totale verso questi firmware avrebbe rappresentato un ostacolo enorme per la scena modding. Big G ha inoltre creato un apposito portale per i produttori, attraverso il quale le aziende possono chiedere la certificazione dei dispositivi.

Google Play Custom ROM Whitelist

Attendiamo un commento ufficiale da parte di Google, così da poter avere un quadro maggiormente chiaro sulla situazione. La sensazione comunque è che Big G stia lavorando per vincolare maggiormente i produttori al rispetto del CDD e al superamento del CTS, al fine di poter unificare maggiormente l'esperienza utente Android, a prescindere dall'azienda che ha realizzato il dispositivo.


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