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a cura di Saverio Alloggio

Google Pixel 3 e Pixel 3 XL saranno realtà in autunno. Come da tradizione, l'azienda di Mountain View svelerà la nuova versione dei propri smartphone durante l'ultimo trimestre dell'anno. Il gigante californiano darà seguito alla strategia che, a partire dal 2016, l'ha visto esordire nel mercato hardware dei dispositivi mobili, nonostante i risultati di vendita dell'attuale generazione non siano stati propriamente esaltanti.

Del resto, Big G ha imbastito una strategia commerciale particolare. Esattamente come avvenuto per la prima generazione, i Google Pixel 2 e Pixel 2 XL sono stati presentati prima delle festività natalizie, ma la distribuzione sul mercato è avvenuta in maniera non omogenea. In Italia, ad esempio, è arrivata ufficialmente solo la versione con schermo da 6 pollici, peraltro esclusiva dell'operatore TRE nei negozi fisici.

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Secondo i dati IDC, Google avrebbe venduto 4 milioni di Pixel 2 e Pixel 2 XL nel corso del 2017. Numeri lontanissimi dai big del settore smartphone (anche se comunque positivi e in netta crescita rispetto ai modelli precedenti), che certamente non riflettono la qualità di questi dispositivi, senza dubbio tra i migliori top di gamma dello scorso anno in termini di esperienza utente. Risultati che potrebbero spingere l'azienda di Mountain View a strutturare una strategia differente per la nuova generazione.

Produzione affidata a Foxconn

Due differenti report realizzati, rispettivamente, da Bloomberg e da WinFuture concordano su un aspetto importante relativo ai Pixel 3. Sembra infatti che Google abbia affidato la produzione dei suoi prossimi smartphone a FIH Mobile, azienda controllata da Foxconn. Si tratta di una novità rilevante rispetto a quanto avvenuto gli scorsi anni, in qualche modo un primo effetto concreto dell'acquisizione del team Pixel di HTC.

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L'entrata in scenda di Foxconn garantirebbe a Google un'importante capacità produttiva. Non è escluso dunque che l'azienda di Mountain View possa aver previsto una diffusione dei Pixel 3 molto più capillare rispetto a quanto visto con le precedenti generazioni. Uno scenario che risulterà certamente più chiaro nel corso dei prossimi mesi.

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In entrambi i report inoltre si fa riferimento alla presenza del tanto discusso notch solo sul Pixel 3 XL, internamente chiamata Google GB1. Si parla di un display più stretto e più alto rispetto a quello di iPhone X, con la solita cornice inferiore un pò più pronunciata. Il Pixel 3 invece manterrà un design più tradizione, mentre tutti e due gli smartphone saranno equipaggiati con lo Snapdragon 845.

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Comparto fotografico tra novità e conferme

La presenza del notch sarà sfruttata per l'integrazione di due fotocamere frontali (non presenti sul Pixel 3). Non è escluso che questa componentistica possa essere sfruttata da Google per integrare un riconoscimento del volto più avanzato rispetto a quello visto fino ad oggi in buona parte degli smartphone Android. Una sorta di nuovo standard che possa poi diffondersi a macchia d'olio nel mondo del robottino verde.

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Sul retro invece Google dovrebbe proseguire con una fotocamera singola. Niente dual-camera dunque per Pixel 3 e Pixel 3 XL, una scelta che si è rivelata vincente con la precedente generaziole (Pixel 2 XL è stato uno dei migliori "cameraphone" del 2017), comunque in controtendenza rispetto alla direzione intrapresa dal mercato smartphone in quest'ambito.

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Molto probabile anche l'integrazione della nuova versione del Pixel Visual Core, la IPU (Image Processing Unit) già vista a bordo dell'attuale generazione di smartphone Google. Il gigante californiano sembra orientato a puntare in maniera importante sul comparto fotografico, divenuto ormai un vero e proprio ago della bilancia in fase d'acquisto.

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Android P e non solo

La parte software sarà ovviamente affidata ad Android P. Abbiamo già imparato a conoscere le principali novità della nuova major release, tra cui il sistema di gesture. L'interazione con i Pixel 3 potrebbe dunque essere differente da quella a cui siamo abituati, magari con una completa eliminazione dei tasti di navigazione virtuali.

Secondo Bloomberg però, a inizio 2019, Google potrebbe presentare una nuova versione di Android, in grado di sfruttare a pieno l'intelligenza artificiale. Non è chiaro in che modo questa versione possa integrarsi con i Pixel 3 e, da questo punto di vista, bisognerà attendere ulteriori dettagli nei prossimi mesi.

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Non mancheranno comunque tutta una serie di migliorie hardware. Si parla infatti di speaker stereo rinnovati, con alcune tecnologie mutuate dal team HTC. La RAM dovrebbe salire a 6 GB, mentre i tagli di memoria dovrebbero essere due: 64 GB e 128 GB, quasi sicuramente non espandibili. 

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Difficile oggi poter fare previsioni affidabili sul prezzo. La sensazione è che il Pixel 3 XL possa non superare i 1.000 euro ma, anche da questo punto di vista, attendiamo maggiori informazioni. Google tenterà dunque un approccio maggiormente deciso al mercato smartphone, vedremo se questa strategia ripagherà in termini di vendite.


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