La localizzazione GPS nasce con un difetto congenito fortemente voluto dai militari: il margine di errore. Un tempo, a prescindere dai limiti tecnologici, si parlava di 100 metri mentre adesso sono pochi metri. Un gruppo di ricercatori della Cockrell School of Engineering della University of Texas (Austin) ha sviluppato un sistema che potrebbe ridurre il margine – con la rete GPS esistente – a pochi centimetri.
Sarebbe una rivoluzione per ogni settore: telefonia mobile, realtà virtuale, pilotaggio droni, automotive, etc. Per altro abbinando anche uno smartphone con fotocamera sarebbe possibile creare un mondo virtuale 3D in cui consentire giochi virtuali in multiplayer.
In pratica i giovani del Radionavigation Lab hanno realizzato un sistema low-cost che riduce al minimo gli errori di localizzazione con un incremento dell'accuratezza superiore alle 100 volte. I GPS a ridotto margine di errore esistono già ma sono voluminosi e molto costosi. Il segreto del gruppo texano si deve alla capacità del software di impiegare comuni antenne per lavorare.
Il prototipo "GRID" ha richiesto 6 anni di lavoro e almeno per il momento si mostra come accessorio esterno per uno smartphone. Con la nuova startup Radiosense il team però cercherà di svilupparne una versione agganciabile, tipo cover. Il passo successivo potrebbe essere quello di un'integrazione direttamente nei dispositivi. Per altro il principale finanziatore del Radionavigation Lab è Samsung.
Rimane solo un grande interrogativo: cosa diranno al Pentagono? Nulla, anche loro insieme a DARPA, USAF e US Navy sono fra i sostenitori del progetto.