GranitePhone è uno smartphone Android ultrasicuro
C'è chi tiene alla privacy più di tutto; un imprenditore che deve parlare di segreti industriali, un consorte e il suo amante, criminali di ogni genere e maniaci della riservatezza. Che sia semplice paranoia (suvvia, ce l'hanno tutti) o un giustificato bisogno, al Mobile World Congress 2015 di Barcellona abbiamo trovato la risposta per queste persone.
Si chiama GranitePhone e lo produce la brasiliana Sikur. Lo possiamo vedere come un concorrente del Blackphone, presentato sempre a Barcellona l'anno scorso, ma è un prodotto ancora più estremo. Questo smartphone è infatti "blindatissimo", grazie a un sistema operativo che non fa fare praticamente nulla. Ed è proprio questo il suo punto di forza.
Basato su Android 5.0, infatti, il sistema operativo del Granite Phone include applicazioni per chiamate e messaggi con crittografia end-to-end Zero Knowledge. Ciò significa che nemmeno il fornitore, Sikur in questo caso, può accedere ai dati.
E questo è tutto. Il GranitePhone non ha un negozio di applicazioni, né permette l'installazione di app tramite APK. Una scelta estrema per garantire la massima sicurezza possibile, e per la stessa ragione l'unico strumento di sincronizzazione è la piattaforma Sikur per Windows, per sincronizzare contatti, mail e altro.
Costruito sulla sicurezza a partire dal BIOS, il GranitePhone è un prodotto estremo, indirizzato solo a chi cerca la massima protezione possibile. Non lo si può definire un telefono "anti NSA" ovviamente, ammesso che qualcosa del genere possa esistere, ma per tutte le esigenze di riservatezza è sicuramente interessante. Se non altro il fatto che Sikur ha sede in Brasile significa che non deve rispondere al Patriot Act.
Un valore che si paga caro però: un GranitePhone costerà infatti 700 euro circa, ma ce ne vorranno almeno due per garantirsi comunicazioni protette. I segreti che vogliamo tutelare con uno smartphone simile devono quindi essere molto preziosi.