Greenpeace: iPhone, nemico dell'ambiente

Greenpeace accusa Apple di non aver prodotto un cellulare eco-compatibile.

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a cura di Manolo De Agostini

Greenpeace è tornata a far la voce grossa contro Apple, accusata di aver utilizzato materiali tossici nella produzione del suo rivoluzionario iPhone. I dettagli dell'accusa, disponibili in un documento PDF, riguardano l'uso di sostanze come bromo, ftalati, antimonio e ritardanti di fiamma e PVC.

Le accuse sarebbero principalmente rivolte all'antenna e ai cavi delle cuffie, composte da una miscela di ftalati imputati di "interferire con lo sviluppo sessuale dei mammiferi".

"Nonostante questi materiali non siano stati ancora vietati all'interno dei cellulari, i ftalati sono stati banditi dalla produzione di giocattoli per bambini che vengono commercializzati in Europa. Apple dovrebbe eliminare questi materiali dai propri prodotti", ha dichiarato David Santillo, Senior Scientist dei Greenpeace Research Laboratories.

I concorrenti della Mela sarebbero già pronti sulle tematiche ambientaliste, tanto che i prodotti di Sony Ericsson, Motorola e Nokia non integrebbero PVC. Alcuni di loro hanno inoltre politiche di riciclo molto avanzate, cosa che Apple non ha pianificato. Greenpeace richiama Steve Jobs alle promesse fatte lo scorso maggio, quando affrontò il tema e disse "Apple diventerà più verde, cambiamo politica".

L'organizzazione conclude dichiarando: "Sembra che Jobs abbia messo in attesa ogni nuovo prodotto ecologicamente compatibile". Quale sarà la risposta di Cupertino sempre attenta a difendere la sua immagine?