HTC le prova tutte, ma per i giudici Apple è immacolata

I prodotti di Apple non infrangono nessuno dei quattro brevetti S3 relativi alla visualizzazione delle immagini: l'International Trade Commission ribalta la sentenza del giudice e scagiona Apple. Brutta sorpresa per HTC, che per far fuori la Mela morsicata aveva persino speso 300 milioni di dollari per sfruttare il portafoglio brevetti di S3.

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a cura di Elena Re Garbagnati

L'International Trade Commission ha dato di nuovo ragione ad Apple nella battaglia con HTC: i prodotti di Cupertino non infrangono nessuno dei brevetti di S3 relativi alla gestione delle immagini. La notizia è stata pubblicata dal Wall Street Journal, e la sentenza ribalta il precedente verdetto parziale.

In un comunicato ufficiale la commissione giudicante ha fatto sapere che "dopo avere riesaminato tutti gli elementi, e le note del giudice amministrativo,  ha deciso di ribaltare il verdetto in quanto non si è verificata alcuna violazione".

La Federal Trade Commission ha dato ragione a Apple

Uno smacco per HTC, che le ha provate tutte per mettere fuori dai giochi Apple. A luglio l'azienda taiwanese aveva acquisito S3, che stava vincendo una causa contro Apple, per poter sfruttare a suo vantaggio il portafoglio brevetti dell'azienda e spingere Apple a un accordo extragiudiziario.

HTC aveva beneficiato anche dell'appoggio di Google, che le aveva "prestato" dei brevetti per opporsi ad Apple, ma a quanto pare nulla sembra ostacolare la casa di Cupertino. La Commissione ha anche respinto le accuse di violazione di proprietà intellettuale depositate da AMD contro Apple

HTC ha commentato così il verdetto: "siamo delusi, ma rispettiamo la decisione. Anche se il risultato non è quello che avevamo sperato, ci sarà la revisione della sentenza quindi l'appello". Insomma, la questione non è chiusa.

Acqusire S3 non è servito ad HTC per vincere contro Apple

L'esperto di brevetti Florian Mueller ha sottolineato che non sono stati specificati in dettaglio i motivi del ribaltamento del verdetto, che saranno inclusi nella documentazione che sarà pubblicata in un secondo momento. Tutte le ipotesi sono aperte: l'ipotetica invalidità dei brevetti rivendicati, la mancata violazione delle proprietà intellettuali in discussione, oppure il fatto che i brevetti non sono più usati dai prodotti in commercio.