HTC Sense su Windows Phone 7? Assolutamente no

Il produttore taiwanese vorrebbe mettere lo zampino sull'interfaccia di Windows Phone 7. Microsoft però è stata chiara fin dall'inizio: WP7 non sarà personalizzabile dai produttori. Ad HTC non resta che accontentarsi di un quadrato e di Android 3.0.

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a cura di Manolo De Agostini

Windows Phone 7 con interfaccia Sense? HTC spera, ma le speranze sono quasi nulle. Nonostante la casa di Redmond abbia vietato ai produttori di smartphone di personalizzare l'interfaccia dei propri prodotti, HTC conta di poter aggirare il "NO" degli uomini di Redmond.

"Microsoft ha preso un controllo più deciso dell'esperienza principale in Windows Phone 7, ma possiamo ancora innovare", ha dichiarato Drew Bamford, capo del team user experience design di HTC. Secondo quanto riportato a Forbes, la futura versione di Sense non sarà come quella per gli attuali Windows Mobile, dove prende il posto delle applicazioni principali ed è completamente integrata nel telefono.

"Non saremo in grado di rimpiazzare completamente l'esperienza Windows Phone, ma la miglioreremo", ha dichiarato Bamford.

Le dichiarazioni possono dir tutto o niente, ma è decisamente improbabile che WP7 cada nello stesso problema di Android, un sistema operativo che a causa delle varie modifiche operate dai produttori ha un ciclo di aggiornamento del tutto imprevedibile.

Stando a ulteriori indiscrezioni HTC potrà aggiungere solamente un proprio "hub", un quadratino sull'interfaccia Metro e nient'altro. Si può parlare quindi di personalizzazione? No, quindi non è il caso di fasciarsi la testa, ma certamente la situazione andrà tenuta sott'occhio per evitare (eventualmente e per tempo) che Microsoft compia un errore.

Nei mesi scorsi vi abbiamo riportato alcune notizie su Android 3.0 e raccolto una voce secondo la quale Google è al lavoro duramente per migliorare l'interfaccia base a tal punto da rendere inutili le modifiche realizzate dei vari produttori (Android 3.0 a caccia dell'interfaccia utente perfetta). HTC non si aspetta però grandi novità. "Google potrebbe puntare maggiormente nel miglioramento dell'esperienza utente sul software Android standard, ma non penso che impedirà ai produttori di personalizzare i dispositivi", ha commentato Bamford.

HTC ha piani interessanti su Sense. L'interfaccia, che ora enfatizza l'aspetto sociale, permetterà di scoprire e condividere musica, video, libri e applicazioni mobile in modo più semplice. L'azienda pensa anche a miglior collegamento con i servizi cloud in modo che gli utenti possano accedere ai propri dati in ogni momento e in ogni dove, riproducendoli in modalità wireless attraverso il telefono. L'azienda a tal proposito potrebbe collaborare con un partner.

Bamford ha infine affermato che HTC ha a cuore il parere della gente. A inizio luglio l'azienda ha chiesto a un gruppo di possessori di smartphone di usare un altro sistema operativo (rispetto a quello in loro possesso) per due settimane. Dopodiché HTC ha intervistato il gruppo, raccolto le impressioni e chiesto che cosa volevano - ma non avevano trovato - in uno smartphone. HTC userà i dati raccolti per realizzare prodotti che usciranno nei prossimi sei/nove mesi e che rifletteranno i suggerimenti delle persone intervistate.

HTC si avvicina quindi a una strategia che anche Nokia ha adottato recentemente, ovvero il contatto diretto con i propri clienti. Il produttore finlandese ha più volte chiesto consigli su come realizzare uno smartphone. Ne abbiamo parlato in passato (Lo smartphone Nokia pensato dalla gente è utopia) e così hanno fatto i nostri colleghi di Ictbusiness.it (Nokia chiede agli utenti che cosa deve fare). Un modo di agire diverso da altri produttori che creano un prodotto, nuove funzionalità e vi dicono come usarle. Meglio la strategia Nokia / HTC o la seconda?