Huawei potrebbe aver trovato la soluzione per il 5G nei suoi dispositivi

Huawei potrebbe aver trovato la soluzione per implementare il 5G nei suoi smartphone tramite il processo EUV già presentato con dei brevetti.

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a cura di Leonardo Mazzone

La pandemia di COVID-19 negli ultimi anni è stata un duro colpo anche nell'economia di diverse aziende del settore tecnologico, per alcuni produttori è andata ancora peggio: è l'esempio di Huawei che negli ultimi 4 anni ha sofferto molto sia per questo aspetto ma soprattutto per il ban imposto dal Dipartimento del Commercio degli Stati Uniti prima dall'amministrazione Trump e poi confermato da Biden.

Un divieto del genere potrebbe far collassare qualsiasi azienda, tuttavia sorprendentemente Huawei tiene duro ed è una delle aziende che più investe nel settore di ricerca e sviluppo. Il divieto posto in essere dagli USA impedisce al colosso cinese di accedere ai servizi Google e alla connettività 5G sui propri dispositivi. Se per accedere ai servizi Google non c'è nessuna possibilità per Huawei, sembra che abbia almeno trovato una soluzione per il problema legato al 5G.

Secondo un report di MyDrivers, infatti, Huawei ha di recente presentato una nuova domanda per brevettare alcuni componenti EUV (o EUVL, Extreme ultraviolet lithography) e processi di litografia EUV, una sofisticata tecnica utilizzata per incidere un wafer di semiconduttore in silicio tramite un fascio luminoso dell'estremo ultravioletto. MyDrivers riporta anche il numero della domanda: 202110524685X.

Huawei, tramite il processo EUV, potrebbe sviluppare dei propri chip 5G, a confermare il rapporto di MyDrivers è anche DigiTimes Asia che precisa che il brevetto non ha ancora ricevuto il via libera dalla National Intellectual Properties Administration cinese. Non è noto se Huawei sia già in grado di produrre una macchina EUV. Questa macchina è molto complessa, contiene oltre 100.000 componenti. Il brevetto presentato, però, mette in mostra una soluzione alla complessità del processo EUV tramite una fonte di luce più uniforme.

La buona riuscita di questo processo e qualora il brevetto EUV di Huawei dovesse essere approvato, diventerebbe un traguardo importantissimo per il futuro dell'azienda. Tutto questo permetterebbe ai produttori cinesi di produrre dei chip all'avanguardia con il supporto alla connettività 5G. La Cina, in generale, sta spingendo e investendo molto per far sì che possa diventare indipendente nel campo dei semiconduttori, questo aiuterebbe ad accelerare le operazioni.

Gli smartphone Huawei potrebbero tornare ad utilizzare il 5G, tutto dipenderà da questo brevetto già depositato e che avrà esito molto probabilmente durante il 2023. I prossimi mesi, dunque, potrebbero essere determinanti sia per Huawei sia per gli equilibri del mercato internazionale degli smartphone.

Per Huawei, infatti, poter offrire la connettività 5G nei propri dispositivi significherebbe tornare a tagliarsi maggiore spazio e competere con altri produttori. A quel punto rimarrebbe "solo" l'assenza dei servizi Google alla quale il colosso cinese ha già lavorato equipaggiando i suoi smartphone con HarmonyOS, il sistema operativo creato direttamente in casa.