I libri tirano ancora in Italia, e volano online

Il settore del commercio elettronico sembra alieno alla crisi, e continua ad andare bene. I libri, in particolare, si rivelano un prodotto che gode di ottima salute. Soprattutto in Italia, dove 100.000 lettori si sono già uniti ad aNobii.

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a cura di Valerio Porcu

Senior Editor

Il commercio elettronico continua ad essere florido, nonostante la crisi. Il 2008, infatti, ha visto una crescita del 20% rispetto all'anno precedente. Vanno di pari passo libri, musica e film, con i primi che continuano a rappresentare un mercato stabile e solido.

Le informazioni sono contenuto nel rapporto b2C Netcomm - School of Management del Politecnico di Milano, nel quale si legge anche che la spesa media per utente è stata di circa 50 euro.

Il mercato dei libri online, quindi, è sempre più florido, e tra i venditori IBS è il chiaro leader (ricordiamo che Amazon.com è escluso dalla media, non avendo una filiale italiana).  Il mercato di libri, musica e film, in totale, rappresenta il 4% del totale del commercio online, circa la metà del valore europeo e statunitense.

L'eCommerce, quindi, va bene, e conferma il fatto che in Italia esiste una comunità di lettori appassionati, che sta poco a poco portando online la propria passione.

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aNobii deve il suo nome ad un insetto, particolarmente goloso di cellulosa, l'Anobium Punctatum

Si tende a dire e pensare che in Italia si legge poco, e che i lettori rappresentano una minoranza. Probabilmente è vero, però sappiamo anche che questi lettori sono molto appassionati, capaci di divorare decine, forse centinaia, di volumi ogni anno. Per condividere questa passione con gli altri ci sono le librerie, le biblioteca, alcune caffetterie vecchio stile e. naturalmente, la rete.

Ne è consapevole IBS, che ha appena stretto un accordo con aNobii, il popolare sito di Social Network dedicato ai lettori. L'eShop italiano fornirà al sito il proprio catalogo, formato da 550.000 libri in lingua italiana, che si andranno ad aggiungere al già nutrito database della rete sociale.

aNobii ha 300.000 iscritti in tutto il mondo, di cui ben 100.000 italiani, che sfruttano il sito per tenersi in contatto, scambiarsi pareri e gusti letterari, tenere traccia dei libri che hanno letto e che vogliono leggere e, soprattutto, condividere la propria comune passione.

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Le librerie potrebbero soffrire, non certo i libri, nel prossimo futuro.

Per aNobii si tratta di un'occasione per aumentare la propria visibilità, direttamente dalle pagine di IBS. Per il sito venditore di libri " La partnership con aNobii ci consentirà di sviluppare al meglio le potenzialità del web 2.0 e dei social network per creare community di lettori sempre più appassionate e motivate" come dichiara Mauro Zerbini, AD di IBS.

Secondo Zerbini la rete, invece di uccidere il libro, come si diceva, si sta dimostrando uno strumento capace di dare nuova vita alla letteratura, e di cambiare l'editoria, perché "da voce ai lettori" e, aggiunge "possiamo dire di aver iniziato a fare web2.0 da quando abbiamo dato ai nostri lettori la facoltà di mettere in rete le loro recensioni, un Web 2.0 ante litteram che risale al lontano 1998, ma che oggi con aNobii sarà reso alla massima potenza" e che, in sostanza, è capace di cambiare l'editoria e il suo mercato