Il settore dei semiconduttori si prepara a un'interessante dinamica di mercato per i prossimi anni, dove i processori di punta potrebbero non essere più il fattore principale nel determinare i rincari degli smartphone. Mentre TSMC si appresta a produrre i nuovi chip di Qualcomm e MediaTek con il suo processo produttivo di terza generazione a 3nm (N3P), una sorpresa arriva dal comparto delle memorie RAM, dove i prezzi stanno già mostrando una crescita significativa che potrebbe influenzare più dei processori stessi il costo finale dei dispositivi.
La strategia dei 3 nanometri di TSMC mantiene sotto controllo i costi
La decisione di continuare a utilizzare il nodo produttivo a 3 nanometri per realizzare i futuri Snapdragon 8 Elite Gen 2 e Dimensity 9500 rappresenta una mossa strategica importante. Secondo quanto emerso dalle informazioni condivise dal leaker Digital Chat Station su Weibo, la fonderia taiwanese applicherà sì un aumento dei prezzi per la produzione con il processo N3P, ma questo incremento dovrebbe rimanere contenuto.
Per i produttori di smartphone, questa situazione offre un margine di manovra prezioso. Potranno infatti mantenere i loro margini di profitto senza essere costretti a trasferire aumenti eccessivi sui consumatori finali, garantendo una certa stabilità nei listini dei dispositivi di fascia alta.
Le memorie RAM diventano il nuovo collo di bottiglia economico
Mentre i processori applicativi dovrebbero registrare solo lievi rincari, il panorama delle memorie LPDDR5X racconta una storia diversa. I chip di memoria più performanti hanno già subito un incremento del 5% nei prezzi, con ulteriori rialzi previsti nel terzo e quarto trimestre dell'anno.
Questa tendenza potrebbe avere ripercussioni sui modelli flagship che arriveranno sul mercato alla fine del 2025. In una sorta di capovolgimento delle tradizionali dinamiche di mercato, potrebbero essere proprio le RAM e non i processori a dettare i rincari degli smartphone nel 2026.
Samsung accelera sulle LPDDR6 per il Galaxy S26 Ultra
Il colosso sudcoreano sta intensificando lo sviluppo delle memorie LPDDR6, con l'obiettivo di renderle disponibili in tempo per l'integrazione con lo Snapdragon 8 Elite 2 for Galaxy. Questo processore sarà il cuore pulsante del Galaxy S26 Ultra, previsto per il lancio tra la fine di gennaio e l'inizio di febbraio 2026.
Le nuove memorie saranno prodotte da Samsung Foundry utilizzando il processo DRAM 1c avanzato, che rappresenta in realtà la sesta generazione tecnologica (la nomenclatura "1x" indica la prima generazione). Ogni nuova generazione porta con sé miglioramenti sostanziali in termini di prestazioni ed efficienza energetica.
L'accelerazione nello sviluppo delle LPDDR6 dimostra come Samsung stia puntando a mantenere la sua posizione dominante nel mercato delle memorie per dispositivi mobili, anticipando una domanda crescente per soluzioni sempre più performanti negli smartphone di nuova generazione.