iOS 8: le app e le funzioni copiate da Android

iOS 8 prende molte delle proprie novità da Android. Ecco una lista.

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a cura di Valerio Porcu

Senior Editor

"Los grandes artistas copian, los genios roban", vale a dire "I grandi artisti copiano, i geni rubano". La celeberrima frase appartiene a Pablo Picasso e fu Steve Jobs a farla propria in più di un'occasione. L'idea non è ovviamente quella di copiare come fanno gli studenti somari, ma di riconoscere il buon lavoro altrui e tentare di farlo proprio - un po' come fece Jobs con la frase di Picasso.

Ecco perché non ci scandalizziamo nel constatare che ancora una volta le novità di iOS sono pescate a piene mani dalla concorrenza, e in particolare da Android. Una lista però ha sempre il suo fascino, e nel caso di iOS 8 ne possiamo fare una piuttosto interessante se guardiamo alle novità copiate (o rubate) da Android.

La prima cosa che salta all'occhio è la tastiera predittiva, che finalmente potranno sfruttare anche i possessori di iPhone. Gli utenti Android, similmente, hanno da sempre la possibilità d'installare tastiere diverse da quella originale. Chi usa un iPhone potrà fare lo stesso molto presto.

È meno evidente invece la comunicazione tra applicazioni: presto anche con iPhone e iPad potremo far parlare diverse app tra di loro e permettere lo scambi di dati. Sarà certamente possibile per tutte quelle app nel settore della salute, che parleranno con la nuova applicazione di Apple.

Con iOS 8 si potrà dire "Hey Siri" per attivare l'assistente vocale (se il telefono è in carica), una funzione già proposta da Google con il launcher Google Now. Motorola però è ancora un passo avanti, perché il Moto X può restare "in ascolto" anche quando non è collegato a una presa di corrente.

A proposito di ascolto, anche il riconoscimento vocale continuo (streaming voice recognition) ricade in questa lista - il telefono riconosce il parlato in tempo reale, e non a blocchi o intere frasi. Copiata, rubata o ispirata ad altro anche la funzione per il riconoscimento della musica. In iOS 8 sarà integrata nel sistema operativo, ma è la stessa offerta da Shazam, Soundhound o la stessa Google. C'è anche una differenza che potrebbe essere rilevante però: Apple si affida a molti fornitori esterni (Nuance, Shazam, TomTom), mentre Google tende ad avere tutto "fatto in casa".

Il posto successivo in questa lista sono le azioni dirette dalle notifiche: finalmente anche con iOS potremo rispondere a un SMS o una email senza lasciare l'applicazione che stiamo usando in quel momento. Apple aggiunge qualcosa a questa funzione, con una vera e propria casella in cui scrivere integrata nel menù delle notifiche. Una fuga in avanti niente male. Il catalogo s'ingrandisce poi con i video integrati nell'App Store, e la possibilità di testare la versione beta di iOS senza essere sviluppatori - ma bisogna avere l'invito di uno sviluppatore. Apple ha fatto anche un piccolo gesto di apertura per i widget, che troviamo in una versione meno potente sempre nel menù notifiche.

Apple resta l'eterno inseguitore, poi, anche quando si parla di funzioni cloud, ma se l'avversario di chiama Google questa partita probabilmente è persa in partenza. Apple dovrebbe forse trovarsi un alleato come Amazon, Oracle o Microsoft per giocare ad armi pari con il concorrente. Infine ma non ultimo, finalmente anche iOS ci dice quali applicazioni consumano o hanno consumato di più la batteria - una cosa che Android fa da anni.

Il fatto che tante cose siano state copiate toglie valore al lavoro fatto da Apple? Ovviamente no, sarebbe da pazzi rinunciare a un miglioramento solo perché l'ha già fatto qualcun altro. Bisogna anzi far davvero tesoro di ciò che disse Picasso: raccogliere quanto c'è di buono e far il possibile per andare un passo più in là. Ecco, si potrebbe al limite discutere su quanto Apple sia effettivamente andata un passo oltre la concorrenza, ma per il momento sembra che a Cupertino abbiano fatto davvero un buon lavoro - considerando anche l'interessante novità di Swift e Metal.

Certo, non ci sogneremmo mai di paragonare un designer o uno sviluppatore a un artista del calibro di Picasso, ma se l'autore del Guernica suggerisce una strada non c'è nulla di male nel seguirla. Sempre che non stiate facendo un compito in classe, naturalmente.