iPhone 2.0: per gli sviluppatori

La presentazione ufficiale della nuova versione del software per iPhone è sempre più vicina. Abbiamo sentito che cosa avevano da dire a riguardo i responsabili Apple, scoprendo le molte novità che dovrebbero arrivare insieme al nuovo software. Poche critiche e molta curiosità, per l'iPhone 2.0.

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a cura di Tom's Hardware

iPhone 2.0: per gli sviluppatori

Nell'aggiornamento alla versione 2.0 del software, Apple include il Software Developmenet Kit, gratuitamente. Che cosa pensano gli sviluppatori dell'SDK? A quanto pare sono entusiasti, visto che la pagina per il download gratuito (http://developer.apple.com/iphone/sdk1/) ha visto un traffico così intenso che copie del pacchetto si possono trovare dovunque, anche su pagine che, normalmente, ospitano prodotti a pagamento. Apple, in altre parole, non è riuscita a sostenere la richiesta, evidentemente troppo elevata.

L'iPhone, con alcune applicazioni web in background.

Scott Forstall, Vice Presidente della sezione Software iPhone, ci ha dato qualche spiegazione sul pacchetto di sviluppo, e sulle somiglianze tra l'architettura della piattaforma iPhone e il sistema operativo OS X: "Ci sono diverse parti che compongono l'SDK, ma quella più importante è il set di API (Application Programming Interface). È la piattaforma, e, nel nostro caso, la piattaforma più avanzata del mondo, Mac OS X".

Forstall ci ha quindi mostrato i quattro livelli principali del sistema operativo Mac:

"Abbiamo cominciato dai primi tre livelli di Mac OS X, che sono diventati la base del sistema operativo dell'iPhone. Poi siamo passati a Cocoa (l'interfaccia utente) che è la migliore applicazione del suo genere, ma è basata su mouse e tastiera; quindi l'abbiamo modificata per creare Cocoa Touch. Ed ecco la nostra interfaccia utente per iPhone. È la piattaforma per dispositivi portatili più avanzata del mondo. In effetti, crediamo che sia anni avanti rispetto a tutte le altre piattaforme mobile", ha continuato  Forstall.

Forstall ha poi dato qualche dimostrazione sulla costruzione dell'interfaccia, la modifica del codice e sugli strumenti di debbuging inclusi nell'SDK. L'interfaccia è notevolmente simile a Microsoft Visual Basic, uno degli ambienti di programmazione più popolari di sempre. Forstall si è poi riferito a Safari come uno "strumento per controllare la rete", lo stesso termine che usa MS, quando parla di Internet Explorer, quando lo si usa all'interno di un progetto Visual Basic. Per costruire l'interfaccia dell'iPhone, basta trascinare i controlli, per costruire visivamente la propria interfaccia. Si tratta di concetti che, ne siamo certi, sono familiari agli sviluppatori Visual Basic.

iPhone 2.0 SDK: aggiunta di controlli ad un nuovo progetto.

Gli sviluppatori potranno vendere i propri programmi tramite il negozio Apple, al quale si può arrivare tramite broswer, iPhone ed iPod Touch (le applicazioni per iPhone che non richiedono la rete telefonica, infatti, funzioneranno anche su iPod Touch). Saranno gli sviluppatori stessi a stabilire il prezzo, e potranno anche decidere di distribuire gratuitamente il proprio lavoro. Nel caso di prodotti a pagamento, lo sviluppatore riceve il 70% del prezzo pagato. Tutti gli altri aspetti della vendita, gestione delle carte di credito, hosting e marketing, saranno gratuiti. Sfortunatamente bisogna pagare una sorta di "biglietto d'ingresso": gli sviluppatori, infatti, dovranno sborsare 99 dollari per entrare nel programma di vendita, una scelta che limiterà molto la diffusione di programmi gratuiti e, peggio, la partecipazione degli sviluppatori meno facoltosi.

Forstall, a conti fatti, descrive il sistema operativo dell'iPhone come una versione miniaturizzata e ottimizzata di Mac OS X. Definirlo "anni avanti", però, è di certo una mossa commerciale, forse eccessiva. A proposito di denaro, ci sembra interessante rilevare che la società d'investimenti KPCB (http://www.kpcb.com/) investirà 100 milioni di dollari nelle future applicazioni per iPhone. Con una simile iniezione di capitali l'ascesa dell'iPhone, che in soli otto mesi ha conquistato il 28% del mercato smartphone, potrebbe diventare inarrestabile.