Java e Android, Google potrebbe perdere miliardi

Oracle non molla l'osso nella causa per infrazioni di brevetti con Google, ma diverse rimostranze su un brevetto sono state respinte. Nel frattempo l'azienda di Larry Ellison fa la conta dei danni subiti: se Google sarà colpevole potrebbe ritrovarsi a scucire miliardi di dollari.

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a cura di Manolo De Agostini

Google e Oracle continuano a battersi sulla presunta infrazione di brevetti che riguarda l'uso di software Java su piattaforma Android. Può sembrare una causa poco importante, ma in ballo potrebbero esserci non milioni, ma miliardi di dollari. Al momento siamo ancora alle battute iniziali, in cui il giudice e la corte stanno definendo i termini del processo, fissato a novembre - salvo accordi extragiudiziari.

Secondo Oracle, Google avrebbe infranto "coscientemente, direttamente e ripetutamente la proprietà intellettuale di Oracle connessa a Java". Oltre all'SDK, anche la macchina virtuale Dalvik sarebbe stata creata con tecnologie che, contrariamente alla posizione della casa di Mountain View, non sarebbero open source (licenza GPL).

"Google usa un sottoinsieme dell'implementazione open source di Java, chiamata Apache Harmony. Nel 2006 e 2007 Sun ha reso disponibile Java Standard Edition in versione open source sotto licenza GPL, ma non aveva incluso la licenza su brevetti e copyright. Per avere tale licenza gli sviluppatori dovevano dimostrare la compatibilità con le specifiche Java, documentando l'uso del Technology Compatibility Kit (TCK)".

"Il problema è che Sun e Apache hanno litigato per anni sulla licenza di Java TCK (JCK), fino a giungere a un compromesso con molte restrizioni, tra cui alcune riguardanti i telefonini e gli smartphone. Alla fine la licenza non è mai stata implementata nella variante open source".

E qui s'incentra lo scontro tra le due aziende. Nei giorni scorsi ci sono stati nuovi sviluppi. Lo US Patent and Trademark Office (USPTO), l'ufficio brevetti degli Stati Uniti, ha respinto 17 delle 21 rimostranze associate a uno dei brevetti che Google avrebbe violato con Android. La proprietà intellettuale in questione è la numero 6192476, una delle sette di questa vicenda.

Delle 168 rimostranze iniziali, con questa nuova decisione ne state rigettate 46. L'ufficio brevetti, globalmente, deve riesaminare 130 affermazioni, ma il giudice William Alsup ha scritto a Oracle di ridurre il numero dei suoi reclami contro Google, e la stessa cosa è stata chiesta al gigante di Mountain View, che sta cercando di far invalidare alcuni brevetti. L'obiettivo del giudice è raggiungere un numero accettabile di rimostranze, in grado di poter essere gestite all'interno del processo.

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Nel frattempo sono emersi dettagli anche sulla richiesta di risarcimento avanzate da Oracle. L'azienda di Larry Ellison ritiene che Google dovrebbe versarle qualcosa tra 1,4 ai 6,1 miliardi di dollari. Negli anni passati, quando Sun era ancora indipendente, Google avrebbe rifiutato un'offerta di licenza di 60 milioni di dollari spalmati su tre anni più un compenso aggiuntivo fino a 25 milioni di dollari all'anno in revenue sharing.

Secondo Google le stime di risarcimento stilate da Oracle sono inaffidabili e "orientate a ottenere quel risultato". L'azienda ha chiesto al giudice della corte di San Francisco di ignorarle. Google ha avanzato delle obiezioni anche sul metodo in cui sono stati stilati i calcoli e ha chiesto alla corte di tenere private alcune informazioni sull'ammontare dei danni.