L'era della ricerca online come l'abbiamo conosciuta è destinata a una profonda trasformazione. Google ci ha invitato a partecipare nella serata di ieri ad un evento dedicato nel cuore di Milano, nel corso del quale sono state presentate (o ricordate) una serie di innovazioni potenziate dall'intelligenza artificiale che promettono di ridefinire radicalmente l'interazione degli utenti con il suo motore di ricerca.
Dall'arrivo di AI Overview in Italia alla sperimentazione di AI Mode negli Stati Uniti, passando per le capacità sempre più sofisticate della ricerca multimodale, l'obiettivo è chiaro: rendere la ricerca più intuitiva, contestuale e capace di rispondere a domande complesse come mai prima d'ora.
Fin dalla sua nascita, Google si è posta la missione di connettere la curiosità delle persone con le informazioni. Un compito che, con l'esplosione del web e la mole di dati disponibili, è diventato esponenzialmente più complesso.
"L’intelligenza artificiale gioca da tempo un ruolo fondamentale in questo processo", ha sottolineato l'azienda, evidenziando come ogni anno vengano effettuate cinque trilioni di ricerche a livello globale.
L'adozione dell'AI sta avvenendo a un ritmo senza precedenti, e Google, forte delle sue avanzate capacità nel campo e della profonda conoscenza del web, vuole porsi alla guida di questo cambiamento.
Questa evoluzione è particolarmente sentita dalla Generazione Z che, come rivelato da Google, effettua più ricerche di qualsiasi altra fascia d'età e utilizza la piattaforma per una miriade di scopi, incluso lo shopping. Solo in Italia, l'83% dei giovani appartenenti a questa fascia demografica usa la Ricerca Google per scoprire, informarsi e acquistare prodotti.
L'IA riassume i risultati della ricerca
Un tassello fondamentale di questa rivoluzione è rappresentato da AI Overview, la funzionalità lanciata esattamente un anno fa al Google I/O e recentemente introdotta in Italia, oltre che in altri 200 Paesi e in più di 40 lingue. Questa tecnologia permette agli utenti di porre domande più articolate e di ricevere riassunti concisi e pertinenti direttamente nella pagina dei risultati, corredati da link per approfondimenti.
"Grazie a AI Overviews", spiega Google, "le persone possono ora trovare facilmente le informazioni che cercano e scoprire siti web utili per soddisfare le proprie esigenze".
Questo, secondo l'azienda, apre nuove opportunità di connessione per testate giornalistiche, aziende e creatori di contenuti.
L'adozione di AI Overview è stata rapidissima, raggiungendo 1,5 miliardi di utenti ogni mese. I feedback indicano una maggiore soddisfazione e una frequenza di ricerca incrementata. Nei mercati più consolidati, come Stati Uniti e India, la presenza di AI Overview ha contribuito a una crescita superiore al 10% nelle ricerche in cui è attiva, un trend destinato a salire. Questa funzione sta inoltre fungendo da volano per le ricerche visive tramite Google Lens.
Lasciate che sia Google a "googlare" per voi
Guardando al futuro, Google ha svelato ulteriori novità presentate al recente Google I/O, mirate a rendere la Ricerca ancora più potente nell'affrontare quesiti lunghi e complessi. La risposta a questa esigenza è AI Mode, una nuova funzionalità per ora disponibile solo negli Stati Uniti. Si tratta, nelle parole di Google, della "nostra ricerca AI più avanzata, che offre un ragionamento potenziato, capacità multimodali e la possibilità di approfondire con domande di follow-up e link utili al web".
Basata sul modello Gemini 2.5 e sfruttando la tecnica del "query fan-out", AI Mode esplora il web in profondità per fornire risposte dettagliate e complete, potendo anche svolgere azioni concrete come trovare e prenotare biglietti o ristoranti.
La multimodalità al centro dell'esperienza
L'interazione umana con il mondo è intrinsecamente multimodale, e Google sta spingendo con decisione anche su questo fronte. Strumenti come Google Lens e Cerchia e Cerca sono esempi lampanti di questa direzione.
Google Lens, che permette di cercare informazioni partendo da ciò che si inquadra con la fotocamera, da foto o screenshot, conta oggi oltre 1,5 miliardi di utenti mensili, con una crescita del 65% anno su anno, e gestisce oltre 25 miliardi di ricerche al mese. Le sue capacità spaziano dall'identificazione di oggetti e traduzione di testi in tempo reale alla ricerca di prodotti.
Cerchia e Cerca, d'altro canto, offre un modo innovativo per cercare elementi visualizzati sullo schermo del proprio dispositivo Android senza cambiare app, semplicemente cerchiandoli o evidenziandoli. Disponibile su oltre 250 milioni di dispositivi, questa funzione è particolarmente apprezzata dai più giovani per la sua immediatezza.
Per espandere ulteriormente i confini della ricerca visiva, Google ha annunciato l'integrazione delle funzionalità live di Project Astra all'interno della Ricerca (Search Live), inizialmente negli Stati Uniti. Questo permetterà di interagire in tempo reale con la Ricerca, parlando di ciò che si vede attraverso la fotocamera, aprendo scenari di assistenza contestuale ancora più evoluti. Project Astra, sviluppato da Google DeepMind, mira a creare un assistente AI universale capace di osservare, comprendere il contesto e agire in tempo reale, quasi come un cervello umano.
A sottolineare la portata di questa trasformazione, all'evento era presente Fabrice Caillette, Senior Director of Engineering for Google Search a Zurigo, il cui team è al centro dell'integrazione dei Large Language Models (LLM) nel motore di ricerca. La sua presenza ha permesso ai presenti di porre domande riguardo al futuro del web, cercando di dare risposta a diverse incognite sul futuro del rapporto tra chi i contenuti li genera (aziende, creator, giornalisti) e chi li espone agli occhi dell'utenza (Google e gli altri motori di ricerca).
Questi annunci segnano solo l'inizio di una nuova era per Google Search. L'intelligenza artificiale sta ampliando rapidamente le possibilità, rendendo la ricerca più intelligente, personalizzata e sempre più simile a un assistente proattivo, pronto a comprendere e anticipare le esigenze informative degli utenti in un mondo sempre più complesso e interconnesso.