I dati di vendita globali del mercato degli smartphone per il primo trimestre 2016 mostrano diverse sorprese, alcune già note, come la frenata di Apple e gli ottimi risultati di Samsung, altre del tutto inaspettate.
In quest’ultimo campo infatti va registrata l’uscita dalla top 5 dei produttori mondiali dei brand cinesi Lenovo e Xiaomi, che hanno dovuto cedere rispettivamente la quarta e la quinta posizione a favore di Oppo e Vivo, aziende fino a ieri considerate di secondo piano.
Oppo ha infatti registrato 18.5 milioni di spedizioni in questo primo trimestre, con un tasso di crescita anno su anno di ben il 153.2%, che lo porta ad occupare la quarta posizione con un market share del 5.5%. Vivo invece ha fatto segnare 14.3 milioni di spedizioni, con una crescita del 123.8%, sempre anno su anno.
Questo incremento netto delle vendite è dovuto a scelte strategiche azzeccate: con il mercato cinese ormai sempre più saturo infatti le due aziende hanno puntato forte sull’India, dove hanno realizzato impianti di produzione e aumentato di molto la propria presenza nei punti vendita.
Lì su in alto invece se Apple frena dopo oltre un decennio Samsung mantiene la propria posizione di leader del settore grazie a 81.9 milioni di spedizioni e un market share del 24.5%.
A fare da traino in questo trimestre sono stati soprattutto i nuovi Galaxy S7 ed S7 Edge, che hanno avuto fino ad ora un ottimo riscontro tra i consumatori. Samsung ha così potuto raggiungere un fatturato complessivo di 43.46 miliardi di dollari, con un profitto di 5.83 miliardi di dollari, un aumento pari rispettivamente al 12 e al 5,7% anno su anno, con la divisione mobile che ha visto un salto dell’utile di ben il 42%.
Tuttavia bisogna raffreddare gli entusiasmi perché è difficile fare un rapporto affidabile su base annua visto che i Galaxy S6 furono introdotti molto più avanti rispetto agli attuali S7 e quindi il paragone è difficile. Sono in molti infatti gli analisti che si chiedono se i Galaxy S7 saranno in grado di mantenere costante il proprio successo nel tempo, così da garantire all’azienda una crescita costante dei profitti, ma a questa domanda solo il tempo potrà dare una risposta.