LG G8s ThinQ recensione: Air Motion interessanti ma acerbe

Recensione LG G8s ThinQ, lo smartphone basato sullo Snapdragon 855 e dotato di tripla fotocamera posteriore. In Italia, a 769,90 euro.

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a cura di Lucia Massaro

Come gli ultimi top di gamma della casa sudcoreana, anche LG G8s ThinQ arriva sul mercato un po’ in ritardo rispetto ai diretti concorrenti. Stiamo parlando di uno smartphone di fascia alta, alimentato dallo Snapdragon 855, presentato durante il Mobile World Congress di Barcellona a febbraio. In quella stessa occasione, sono stati annunciati altri dispositivi – come per esempio Xiaomi Mi 9 – commercializzati nell’immediato. LG, invece, lo ha appena reso disponibile.

Ritardo a parte, si tratta di un dispositivo in grado di offrire un’esperienza utente di altissimo livello con soluzioni innovative e interessanti, seppur ancora acerbe. Sto parlando delle Air Motion: le azioni rapide – come sbloccare il dispositivo o gestire la riproduzione musicale - che possono essere avviate attraverso dei gesti a distanza senza la necessità di toccare lo smartphone. In realtà, queste azioni non sono così tanto rapide in quanto - come ogni nuova tecnologia - necessitano di un ulteriore affinamento ma approfondiremo la questione nel corso della recensione.

LG G8s ThinQ arriva in Italia a 769,90 euro, un prezzo tutto sommato coerente con quanto offerto. Lo smartphone, infatti, può contare su un sistema di tripla fotocamera posteriore, un ampio display OLED da 6,21 pollici e delle prestazioni di alto livello. A convincermi meno, invece, è stata l’autonomia garantita dalla batteria da 3.550 mAh.

Prestazioni e display

Per la piattaforma hardware, LG ha giocato sul sicuro scegliendo l’affidabilità dello Snapdragon 855, il processore Qualcomm che sta praticamente dominando la classifica degli smartphone più potenti in ambito Android. Nel caso di LG G8s ThinQ, è abbinato a 6 Gigabyte di RAM e 64 o 128 Gigabyte di memoria interna espandibile tramite micro-SD. La parte grafica è affidata alla GPU Adreno 640. Non c’è molto da dire a livello prestazionale.

Lo smartphone è sempre fluido e scattante in qualsiasi condizione. Mai un rallentamento, nemmeno in condizioni particolarmente stressanti. Non ottima la dissipazione del calore percepibile attraverso la scocca, ma che scompare se si utilizza una cover. Insomma, fa tutto ciò che ci si aspetta da un top di gamma.

Inoltre, LG ha posto particolare attenzione al comparto audio. L’audio è stereo e il suono risulta abbastanza forte e pulito. Senza dimenticare, la presenza del jack audio da 3,5 mm che mette a disposizione un DAC audio dedicato a 32 bit e la tecnologia DTS: X Surround Sound. L’audio in cuffia è davvero di alto livello.

La parte frontale è occupata dal display OLED da 6,21 pollici con risoluzione Full-HD+ (1.080 x 2.248 pixel) protetto da Gorilla Glass 5. C’è il supporto HDR10 e l’Always-On-Display che permette di visualizzare le informazioni principali ma non l’interazione con le notifiche. Una funzione comunque sempre molto gradita, almeno dal mio punto di vista. Per il resto, è un ottimo pannello con colori nitidi e intensi. La luminosità automatica viene gestita abbastanza bene, ma avrei preferito una maggiore luminosità massima. Nessun particolare problema di visualizzazione all’aperto.

È presente un pronunciato notch che ospita la fotocamera frontale da 8 Megapixel, la capsula auricolare e quella che viene definita Z-Camera, ossia un sensore ToF e un emettitore a infrarossi sfruttati per il riconoscimento del volto, della mano e per le Air Motion. A proposito di sblocco del dispositivo, LG ha messo a disposizione il sensore biometrico sul retro, il riconoscimento tridimensionale del volto e l’Hand ID, ossia un particolare sblocco tramite riconoscimento del reticolo venoso della mano.

Se i primi due funzionano sorprendentemente in qualsiasi condizione, l’ultimo fa parte di quelle nuove tecnologie che necessitano di perfezionamento. I problemi con Hand ID sono principalmente due e strettamente correlati: difficoltà di riconoscimento e perdita di immediatezza. Infatti, è necessario avere la mano in una precisa posizione e distanza affinché il sensore possa riconoscere la mano registrata. Questo inevitabilmente fa perdere l’immediatezza e porta l’utente a preferire le altre soluzioni che – come già detto – sono estremamente precise e veloci.

Da un punto di vista estetico, LG G8s ThinQ ha un aspetto abbastanza tradizionale. La scocca è realizzata in vetro Gorilla Glass 5 con finitura a specchio e il frame in alluminio. Le colorazioni disponibili sono Mirror Black e Mirror Teal. La back cover non è particolarmente scivolosa ma ha un pessimo trattamento oleofobico. Il pannello posteriore attira eccessivamente anche la polvere.

Sul lato sinistro troviamo i pulsanti per il volume e il tasto per attivare Google Assistant. Il tasto di accensione e spegnimento è posto, invece, sul lato opposto. In questo caso, è stato posizionato quasi all’estremità causando qualche problema di raggiungimento. Avrei preferito una posizione più centrale. LG G8s ThinQ gode di certificazione IP68 per la resistenza ad acqua e polvere e della certificazione MIL-STD-810G per la resistenza a cadute ed urti.

Completa la connettività: Wi-Fi ac dual-band, Bluetooth 5.0, NFC, porta USB Type-C, supporto a GPS A-GLONASS, BDS, Galileo e supporto dual-SIM a patto di rinunciare all’espansione di memoria.

Fotocamera interessante, Air Motion acerbe

Il comparto fotografico di LG G8s ThinQ si compone di una tripla fotocamera posteriore con il sensore standard da 12 Megapixel con apertura f/1.8 assistito da un teleobiettivo da 12 Megapixel (f/2.6) con zoom ottico 2X e un grandangolare da 13 Megapixel (f/2.4). I primi due hanno la stabilizzazione ottica. La fotocamera lavora molto bene in diurna con colori nitidi e intensi anche se ho notato qualche piccolo problema in presenza di tanti dettagli. Sulla chioma degli alberi – per esempio – riproduce un effetto “acquerello”. In ottime condizioni di illuminazione, il risultato è davvero di alto livello.

Cala molto in notturna, forse troppo se consideriamo la fascia di prezzo in cui va a inserirsi. È su questo aspetto che il produttore sudcoreano deve lavorare per colmare il divario con i diretti concorrenti. È possibile scattare foto con effetto bokeh (fondo sfocato). A proposito di questa funzione, se la foto è stata scattata in modalità Ritratto, è possibile gestire e modificare la foto anche successivamente. Inoltre, il bokeh è utilizzabile anche durante la registrazione dei video che possono essere registrati fino a 4K a 60 fps.

Discorso analogo per la fotocamera frontale da 8 Megapixel (f/1.9) con camera ToF 3D. I selfie sono apprezzabili, con un livello di dettaglio nella media. Sconsiglio l’utilizzo dell’HDR che ricrea colori poco naturali e fa perdere dei dettagli. Anche in questo caso, l’effetto bokeh è molto convincente e può essere gestito successivamente.

Come già detto, il sensore ToF 3D in accoppiata con l’emittore a infrarossi crea quella che LG ha definito Z-Camera utilizzata – oltre che per il riconoscimento del volto e della mano – anche per sfruttare le Air Motion. Cosa sono? Sono gesti che permettono all’utente di controllare il dispositivo senza toccarlo ma solo muovendo la mano a una certa distanza dalla Z-Camera.

Le azioni e i comandi eseguibili sono diversi: avviare applicazioni, rispondere alle chiamate, disattivare la sveglia o il timer, catturare schermate, gestire il volume e utilizzare le app multimediali come YouTube. Per poter sfruttare le Air Motion, bisogna attivarle mettendo la mano a circa 6-12 cm dalla fotocamera. Apparirà una barra colorata e – con le dita piegate come se volessimo prendere qualcosa – possiamo spostarci a destra o a sinistra per avviare il comando che abbiamo impostato. Se – per esempio – apriamo YouTube, possiamo gestire il volume facendo ruotare la mano o avviare la riproduzione spostandoci verso destra. In tutto ciò, la mano deve essere tenuta a una precisa distanza compresa tra 15 e 20 cm.

Nella maggior parte dei casi, non sono riuscita ad attivare Air Motion. È davvero difficile capire quale sia il giusto movimento da compiere e la distanza da tenere. In ogni caso, ritengo che si tratti di una funzione interessante che – se perfezionata – potrebbe ritornare utile e potrebbe avere larga diffusione. Pensiamo – per esempio – alla possibilità di gestire telefonate o la riproduzione musicale con le mani bagnate. Come detto in apertura, sono ancora troppo acerbe ma è stato divertente provare a utilizzarle e non hanno rappresentato un problema dato che non influiscono affatto sull’ottima esperienza utente che LG G8s ThinQ è in grado di garantire.

Lo smartphone arriva sul mercato con a bordo Android 9 Pie, personalizzato con la solita interfaccia dell'azienda sudcoreana che interviene pesantemente sull’esperienza stock del sistema del robottino verde. L’autonomia non fa gridare al miracolo. La batteria è da 3.550 mAh. Con un utilizzo blando, ho raggiunto il 23% a fronte di 3 ore di schermo attivo stando lontana per 24 ore dalla presa elettrica. Con un uso più intenso, si è costretti a ricaricarlo a metà giornata. Per fortuna, c’è il supporto alla ricarica rapida Quick Charge 3.0.

Conclusioni: chi dovrebbe acquistarlo?

LG G8s ThinQ è un ottimo prodotto. La mia esperienza è stata assolutamente positiva. Peccato che sia arrivato in ritardo rispetto ai rivali che possono già godere di un abbassamento di prezzo. I 769,90 euro richiesti da listino sono tutto sommato in linea con quanto offerto. È uno smartphone in grado di garantire un’ottima esperienza utente e delle soluzioni – seppur acerbe – non presenti su altri smartphone.

Le Air Motion permettono all’utente di divertirsi un po’ con il nuovo sistema di gesture che necessita comunque di essere perfezionato. La presenza dello Snapdragon 855 di Qualcomm assicura prestazioni di alto livello. La tripla fotocamera posteriore regala versatilità e scatti soddisfacenti seppur con qualche sbavatura in notturna. Il comparto audio è da primo della classe e la connettività è completissima. Ciò che è sotto la media è l’autonomia che non fa gridare al miracolo compensata però dal supporto alla ricarica rapida.

È vero, però, che la concorrenza è tanta. Xiaomi Mi 9 è acquistabile alla metà del prezzo o lo stesso P30 di Huawei è venduto su Amazon a meno di 650 euro. Insomma, i concorrenti sono tanti e il ritardo non aiuta di certo. LG ha tutte le potenzialità poter giocare un ruolo da protagonista nel segmento di fascia alta, ma dovrebbe imparare a gestire meglio le tempistiche di commercializzazione dei suoi prodotti e a prestare attenzione a piccoli dettagli che posso fare la differenza.