Motorola ha creato la iSIM, per tenere sotto controllo i bambini, o almeno l'uso che fanno del cellulare. In collaborazione con la norvegese Blipper, che fornisce il servizio, questa novità potrebbe avere molto successo. Dopotutto esiste un vasto pubblico di genitori pronti a ricevere con gioia, e pagare, per soluzioni che li facciano stare più tranquilli.
Bambini con il cellulare, è un bene o un male?
La iSIM funziona insieme ad una sorta di custodia, fornita da Blipper. Una volta avvolta la iSIM e inserita nel telefono, non resta che attivare il servizio. Da questo punto in poi si potrà usare l'interfaccia web per impostare i numeri che è possibile chiamare con la iSIM, e quante telefonate si possono fare.
Copertura per carte iSIM.
I ragazzi più intraprendenti non avranno certo problemi nel rimuovere la barriera dalla SIM e usare il telefono come preferiscono. Il prodotto, però, è proposto a genitori di bambini tra i sei e i dieci anni che, salvo eccezioni, non hanno familiarità con l'interno di un cellulare.
Restano i dubbi su come il telefono si comporti con questa modifica alla SIM, e non è da escludere che non funzioni del tutto. Motorola non ha commentato a riguardo. È lecito supporre che sia l'occasione per vendere terminali specifici, abbinati al servizio.
Tecnologia a parte, non si può evitare di rilevare la tenera età del pubblico a cui si rivolge questo prodotto. Chi ci ha provato non è riuscito ad impedire che i più piccoli avessero accesso ai telefoni cellulari. E questo anche perché spesso sono i genitori a dare il telefono ai figli, per poterli raggiungere sempre, anche nella (relativa) sicurezza della scuola. Forse questo tipo di soluzione, ancora immatura, potrebbe essere la risposta ai dubbi di tutti?