Il Nexus 6 ha incassato un indice di riparabilità di 7 su 10 da iFixit. Il punteggio descrive un dispositivo che dovrebbe essere moderatamente facile da riparare. Parliamo del nuovo phablet marcato Google che ha in dotazione uno schermo da 5,96 pollici con risoluzione QHD, chip quad-core Snapdragon 805 a 2.7 GHz con GPU Adreno 420, 32 / 64 GB di spazio per l'archiviazione e 3 GB di RAM. Si può comprare sul Play Store, ma le consegne probabilmente non saranno effettuate tutte prima di Natale. Se state per comprarlo potrebbe interessarvi qualcosa di più sulla qualità costruttiva e di assemblaggio.
Lo smontaggio parte dalla rimozione del pannello retrostante, che non è sufficiente per accedere ai componenti interni. Le unghie non bastano, bisogna usare l'apposito strumento per fare leva e scollare l'adesivo di fissaggio, che comunque non è presente in dose eccessiva.
Bisogna poi svitare una serie di 22 viti prima di sollevare il rivestimento e accedere alla circuiteria interna. Qui si trovano tutti i componenti: dalla batteria allo schermo alla scheda madre. La buona notizia è che l'alto numero di viti non ha richiesto l'uso di colla.
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I componenti più difficili da riparare sono il digitizer - che è tutt'uno con il display quindi aumenta i costi di riparazione dello schermo in caso di rottura - lo slot per schede SIM, l'altoparlante e la porta USB, che sono tutti saldati alla scheda madre, un dettaglio che rende difficoltosa la loro sostituzione. Inoltre la batteria è meno accessibile di quanto dovrebbe essere.
Poca colla
A parte questo l'accessibilità è buona e il basso impiego di colla permette di non fare grossi danni durante lo smontaggio, e di non avere bisogno della pistola per sciogliere il collante.
 | Google Nexus 6 Smartphone, 32 GB, Bianco | |
 | Nexus 5 Smartphone, memoria 16GB |