PCI Express anche negli smartphone se i consumi calano

PCI Special Interest Group e MIPI Alliance stanno collaborando per realizzare un'interfaccia PCI Express meno avida di energia e adatta ai requisiti di consumo del settore mobile. L'obiettivo è integrarla all'interno di smartphone e tablet per gestire interconnessioni ad alta velocità tra vari chip.

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a cura di Manolo De Agostini

PCI Express negli smartphone e nei tablet grazie a un'estensione a "basso consumo" dello standard già usato comunemente dal 2004 in PC e server. Il PCI Special Interest Group punta ad approvarla entro la fine dell'anno, a svelarla il prossimo e promette che consumerà da due volte in meno rispetto allo standard PCIe classico.

Secondo il gruppo, che per questo progetto collaborerà con la MIPI Alliance (che gestisce l'interfaccia seriale M-PHY), la nuova versione aiuterà i dispositivi mobile nella gestione di chip ad alte prestazioni come i controller di rete wireless e quelli NAND Flash per l'archiviazione. I due consorzi lavoreranno inoltre per creare una versione a basso consumo anche del PCIe 4.0.

"Abbiamo cercato per mesi di arrivare a una versione a basso consumo del PCI Express perché sappiamo dov'è il volume (dei prodotti, NdR) e dove sono gli utenti", ha affermato Al Yanes, presidente del PCI SIG. "Stiamo rendendo il PCI Express più amico del mondo mobile", ha dichiarato Brian Carlson, vicepresidente della MIPI Alliance.

Il tema delle interconnessioni, la loro velocità e i consumi, è molto sentito nell'industria. L'anno scorso il capo degli ingegneri di Marvell ha richiesto un'interconnessione mobile per collegare il suo chip a un controller esterno 802.11ac.

Secondo lui serviva una connessione da 1.1 Gbit/s, con un consumo inferiore ai 38 milliwatt con una tensione 1,8 volt. Brian Carlson ha dichiarato che la nuova M-PHY, insieme al PCIe, risponde a questa necessità, in quanto M-PHY offre un bandwidth di 2,9 Gbit/s e la terza generazione prevista per l'anno prossimo toccherà 5,8 Gbit/s.

L'interconnessione è definita da piste di rame lunghe fino a 30 centimetri e su lunghezze ottiche fino a 5 metri. Il PCIe invece partecipa con una velocità fino a 8 GT/s. Secondo Carlson tre miliardi di prodotti basati su interfacce MIPI potrebbero essere venduti nel 2012. Molti di questi usano un vecchio collegamento D-PHY, che lavora a 500 Mbit/s, ed è dedicato a schermi mobile e fotocamere.