Potenza del 5G, modifiche all'emendamento per alzare ulteriormente i limiti

È stato riaperto il dibattito sulla revisione dei limiti elettromagnetici, per accelerare l'implementazione del 5G in Italia

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a cura di Andrea Maiellano

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Il dibattito sull'implementazione del 5G in Italia ha preso una svolta significativa con l'ultima proposta del Governo di innalzare ulteriormente i limiti dei campi elettromagnetici. L'emendamento al Ddl Concorrenza, che sarà discusso oggi in Senato, mira a mantenere l'innalzamento dei limiti già proposto dalla maggioranza in IX Commissione, ma con alcune modifiche chiave.

La proposta prevede un innalzamento dell'intensità di campo elettrico E da 0,6 V/m a 15 V/m, mantenendo invariati gli emendamenti già approvati in IX Commissione. Tuttavia, la vera novità è l'innalzamento proposto per l'intensità di campo magnetico H a 0,039 A/m e per la densità di potenza D a 0,59 W/m2.

L'emendamento, già approvato il 27 ottobre in IX Commissione del Senato, rappresenta una svolta significativa rispetto alle proposte precedenti, sebbene rimanga inferiore ai 24 V/m proposti inizialmente nel provvedimento di luglio.

L'Italia rimarrebbe comunque al di sotto dei limiti fissati da molti altri Stati dell'UE, con paesi come Germania e Spagna che hanno adottato i limiti massimi da oltre due decenni senza conseguenze.

Secondo il ministero, l'innalzamento dei limiti garantirebbe un miglioramento immediato della qualità del servizio, riducendo l'impatto economico sugli operatori e la proliferazione di antenne sul territorio. Inoltre, il 62% dei siti nelle aree urbane è attualmente non aggiornabile al 5G a causa dei limiti di emissione, con costi aggiuntivi stimati di circa 1,3 miliardi di euro per operatore per sviluppare la copertura 5G.

La proposta del Governo apre alla speranza di un futuro migliore per lo sviluppo del 5G in Italia. La discussione in Senato sarà cruciale per determinare la direzione che il Paese prenderà in questa controversa questione.

La revisione dei limiti elettromagnetici è vista come una mossa necessaria per garantire una connettività di alta qualità, mantenendo nel contempo la sicurezza pubblica. Resta da vedere come verrà accolto e discusso questo emendamento nel contesto legislativo italiano.