Qualcomm Snapdragon 8 Gen 2 genera un'immagine con l'AI in meno di 15 secondi

Un video diffuso da Qualcomm mostra un device mosso da Snapdragon 8 Gen 2 creare un'immagine con Stable Diffusion in 15 secondi.

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a cura di Silvio Colombini

Un video recentemente mostrato da Qualcomm dimostra come il mondo delle intelligenze artificiali, in particolare dedicate alla creazione di immagini, potrebbe finalmente pronto per sbarcare sui device mobili.

Nel video rilasciato, è possibile vedere la piattaforma Qualcomm creare dal nulla un’immagine 512x512 pixel. In meno di 15 secondi. A muovere il reference device di Qualcomm è stato Snapdragon 8 Gen 2, attuale punta di diamante dell’azienda americana.

Azienda che non solo non ha nascosto la propria soddisfazione ma è arrivata ad affermare che quanto fatto sia un vero e proprio record: stando al comunicato di Qualcomm mai nessuno prima era riuscito ad ottenere un'immagine di tale definizione in così poco tempo. L’azienda è arrivata persino ad affermare che sarebbe la prima volta che Stable Diffusion riesce a girare localmente su un dispositivo Android.

Cosa che, a dirla tutta, non è del tutto vero. Se è innegabile il traguardo di velocità raggiunto da Snapdragon 8 Gen 2, non lo è altrettanto il fatto che quanto visto non sia mai stato fatto prima. The Verge nel corso di una sua indagine ha infatti scoperto che lo sviluppatore Ivon Huang era riuscito a sfruttare un Sony Xperia 5 II (dotato di Qualcomm Snapdragon 865 e 8GB di RAM) per ottenere un’immagine dalle stesse caratteristiche. La vera grande differenza la fa però notare lo stesso Huang: nello stesso post dice chiaramente che nel suo caso ci era voluta oltre un’ora di tempo.

È quindi enorme il salto di qualità introdotto da Qualcomm: oltre 240 volte più veloce. Anche nel confronto con Apple, Qualcomm esce vincitrice: lo scorso dicembre l’azienda di Cupertino era infatti riuscita, sfruttando un iPhone 13 e l’app Draw Things, ad ottenere un'immagine 512x512 in circa un minuto.

Insomma, comunque la si guardi i risultati ottenuti sono fortemente incoraggianti: il mondo delle intelligenze artificiali sembra (quasi) pronto per sbarcare sugli smartphone. Vero, la prova di Qualcomm molto probabilmente è stato condotto su un device ad hoc ma in genere questo tipo di “esperimenti” sono l’anticamera della diffusione aperta a tutti (o almeno ai device di alta gamma).