Quanto è potente Snapdragon 8 Gen 3? Ecco i benchmark

Allo Snapdragon Summit 2023 ha debuttato il nuovo chip dedicato agli smartphone Android di fascia alta. Ecco come se la cava.

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a cura di Luca Zaninello

Managing Editor

Lo Snapdragon Summit 2023 è in pieno svolgimento e uno degli annunci principali dell'evento è stato il nuovo SoC di fascia premium di Qualcomm, quello che muoverà i futuri top di gamma del 2024.

Come si comporta Snapdragon 8 Gen 3 quando messo sotto torchio? Nei benchmark, quanto migliora rispetto alla generazione precedente e ai competitor principali?

Sebbene i primi smartphone dotati di SoC Qualcomm Snapdragon 8 Gen 3 debbano ancora essere annunciati, durante l'evento tenutosi nella bellissima Maui abbiamo potuto osservare quelli che l'azienda chiama "Reference device". Si tratta di smartphone completi e funzionanti a tutti gli effetti che Qualcomm utilizza per testare la piattaforma e per realizzare le varie demo che sono state mostrate nelle varie sessioni di approfondimento. Queste le altre specifiche del dispositivo:

  • Display: 6,65”, 1080x2340 pixel, 144Hz, AMOLED
  • Batteria: 4192mAh
  • RAM: 24GB LPDDR5x a 4,8GHz
  • Memoria interna: 512GB UFS 4.0

Non ci dilungheremo nuovamente su tutte le (tante) novità che il brand americano ha annunciato per il chip, tuttavia ecco un breve ripasso.

Nonostante il processo produttivo sia rimasto lo stesso (4nm TSMC), l'architettura è stata nuovamente rivista rispetto allo scorso anno. Nel nuovo modello, la CPU vanta un core prime Cortex-X4 a 3,3GHz, cinque core intermedi Cortex-A720 (tre che raggiungono i 3,2GHz e due che si fermano a 3,0GHz) e due core Cortex-A520 ad alta efficienza da 2,3GHz. Qualcomm afferma di aver misurato un incremento in potenza del 30% e del 20% in efficienza.

La nuova GPU Adreno 750, sempre secondo i dati forniti dall'azienda, è il 25% più potente, il 25% più efficiente ed ha delle prestazioni in Ray Tracing migliorate del 40%.

L'azienda ha anche migliorato la propria NPU Hexagon, l'ISP Spectra e ha posto grande enfasi sulla possibilità di eseguire diversi LLM in locale ad una velocità finalmente più che sufficiente a dare vita a diversi sistemi basati su IA senza la necessità di raggiungere il cloud.

Snapdragon 8 Gen 3: i benchmark

Non abbiamo potuto mettere alla prova il nuovo chip in prima persona, l'azienda quest'anno non ci ha dato questa possibilità. Tuttavia, vorremmo commentare alcuni dei risultati ottenuti da Qualcomm che potete trovare tutti nella tabella più in basso.

Il primo benchmark di cui ci interessa discutere è Geekbench 6, il quale ha restituito un punteggio di 2320 punti in single core e di 7439 punti in multi-core. Si tratta di un incremento deciso rispetto ai dispositivi dotati di Snapdragon 8 Gen 2 che abbiamo provato fino ad ora.

Per fare un confronto, lo stesso test su un Samsung Galaxy Z Fold5 (Snapdragon 8 Gen 2 for Galaxy) restituisce un punteggio di 2076/5421 e su un Google Pixel 8 Pro (Google Tensor G3) si ferma a 1585/3562 punti. L'aumento di potenza di calcolo della CPU non è quindi marginale, nonostante l'azienda non abbia ancora implementato la stessa architettura Oryon debuttata in Snapdragon X Elite e che arriverà sul chip mobile dell'anno prossimo.

Passando a dei benchmark grafici, i quali ci permettono di valutare le prestazioni della GPU Adreno di nuova generazione, possiamo confrontare con i nostri benchmark passati quelli effettuati da Qualcomm su 3DMark Wild Life Extreme (per le prestazioni in rasterizzazione classica) e Solar Bay (per il Ray Tracing).

Entrambi i test hanno girato a 32-33 FPS. Per confronto, nel primo benchmark il Samsung Galaxy S23 Ultra ha ottenuto 22,80 FPS mentre nel secondo 20,69 FPS.

In AnTuTu, un test che valuta le prestazioni a 360 gradi, il Reference device di Qualcomm ha ottenuto 2.130.000 punti circa, contro i 1.237.965 di S23 Ultra e gli appena 766.233 di Pixel 8 Pro. Praticamente stiamo parlando di un punteggio quasi doppio rispetto al chip di scorsa generazione che era già impressionante!

 

Benchmark

Version

Method 

Expected Score Range

CPU

Geekbench ST

V6.1

Media di 3 esecuzioni

2320 - 2329

CPU

Geekbench MT

V6.1

Media di 3 esecuzioni

7439 - 7526

Sistema

AnTuTu

V10.0.11

Media di 3 esecuzioni

2.13M - 2.14M

Sistema

PCMark

V3.0.4061

Media di 3 esecuzioni

21125-21628

Grafica

GFXBench Aztec Ruins Vulkan (Normal Tier) Offscreen (1080p) (FPS)

v5.0

Media di 3 esecuzioni

238 -241

Grafica

GFXBench Aztec Ruins Vulkan (High Tier) Offscreen (1440p) (FPS)

v5.0

Media di 3 esecuzioni

93 – 96 fps

Grafica

GFXBench Aztec Ruins OpenGL (High Tier) Offscreen (1440p) (FPS)

v5.0

Media di 3 esecuzioni

82 – 83 fps

Grafica

3Dmark WildLife Extreme 

v2.2.4786

Media di 3 esecuzioni

32 fps

Grafica

3Dmark WildLife

v2.2.4786

Media di 3 esecuzioni

114 – 115 fps

Grafica

3Dmark Solar Bay

V2.3.4867

Media di 3 esecuzioni

32-33 fps

AI

AITutu

V3.0

Media di 3 esecuzioni

1427613-1457097 

AI

AIMark

V3.0

Media di 3 esecuzioni

238479- 240147

AI

MLPerf

V3.1

1 singola esecuzione

 

Image Classification

   

4997

Object Detection

   

2441

v2.0 Image segmentation

   

1484

Language Understanding

   

366

Super resolution

   

157

Browser

Jetstream2

   

238-241

Browser

Speedometer 2.1 

   

309-311

Browser

WebXPRT3

V2.93

 

309-310

In che modo migliora Snapdragon 8 Gen 3?

Esaminando attentamente i dati riportati nella tabella e considerando gli annunci di Qualcomm, è plausibile affermare che il nuovo chip ha subito miglioramenti significativi in svariati ambiti di interesse. Coloro che si procureranno uno smartphone di fascia alta nel corso del 2024 non solo si troveranno in mano un prodotto quantificabilmente più potente rispetto ai suoi predecessori, ma potranno godere soprattutto di un chip che coniuga efficienza ed intelligenza.

L'azienda con sede a San Diego ha anche compiuto progressi notevoli nelle capacità fotografiche del chip, tuttavia, un'analisi completa in questo settore richiederà l'arrivo dei prodotti reali, dotati di hardware fotografico di alta gamma e sofisticati software di elaborazione.

Per coloro che ritengono che un aumento di potenza del chip sia superfluo, è importante ricordare un aspetto fondamentale: è vero che i chip di punta dell'ultima generazione sono già in grado di gestire con agio praticamente qualsiasi gioco o applicazione desiderata. Tuttavia, l'obiettivo di Qualcomm va oltre la semplice potenza di calcolo.

Il nuovo chip non è semplicemente più potente, ma opera in modo efficiente. Questo significa che l'aumento delle prestazioni massime del chip ha come effetto collaterale il potenziale per una maggiore efficienza energetica. Mantenendo costante la capacità e la tecnologia delle batterie, è probabile che i produttori di dispositivi mobili possano incrementare l'autonomia degli smartphone di punta, almeno quando il chip viene utilizzato in modo moderato e non sollecitato al massimo, ovvero nella maggior parte delle situazioni.

La maggiore efficienza del chip comporta anche una riduzione della generazione di calore, suggerendo che il nuovo SoC possa mantenere alte prestazioni per periodi più lunghi prima di richiedere un raffreddamento per rallentare il surriscaldamento.

Non ci resta che attendere per provare con mano quanto questo chip sia davvero in grado di migliorare il modo in cui interagiamo con lo smartphone. I primi smartphone dotati del nuovo SoC sono già stati annunciati in Cina, i prodotti della serie Xiaomi 14, e molti altri seguiranno entro la fine di quest'anno e nel corso del 2024.