In piscina
di Pino Bruno
Al mare ancora non si può andare e così abbiamo testato Garmin Forerunner 920XT in piscina. Occasione ghiotta, perché sono davvero rari gli sportwatch che vanno anche in acqua. E così, armati di costume e cuffia, ci siamo tuffati indossando il gadget al polso. Prima impressione positiva è la leggerezza del Forerunner 920XT, che non impaccia durante le bracciate con la sua presenza discreta e quasi impercettibile.
Ovviamente lo sport watch va impostato prima, scegliendo - nell'ambito della funzione nuoto - quella in piscina. Già, perché c'è anche l'opzione open water, per le nuotate in mare/lago/fiume, che abilita il GPS ad alta sensibilità (c'è anche GLONASS). La geolocalizzazione permette poi, di elaborare una mappa del percorso fatto, con i particolari su andatura e stile. Speriamo di fare un test ad hoc quando la stagione sarà propizia. Dunque, dopo aver selezionato la modalità piscina, si imposta la dimensione della vasca (25, 33 1/3 o 50 metri, ma si può anche personalizzare) e si decide se attivare o meno il rilevamento automatico del tipo di bracciata. Si clicca infine sul tasto Enter per l'inizio della sessione.
Quando si è in piscina, senza GPS, il percorso è misurato dall'accelerometro. Ogni bracciata viene conteggiata tutte le volte che il braccio su cui è applicato il dispositivo compie un giro completo. Il dispositivo valuta anche l'efficienza della nuotata, cioè il cosiddetto swolf, che è la somma del tempo e del numero di bracciate necessari per completare una vasca. 30 secondi più 15 bracciate equivalgono ad un punteggio swolf di 45. Incredibile ma vero, per il nuoto in piscina c'è anche l'identificazione dello stile, che può essere automatica o personalizzata. Durante il nuoto non abbiamo potuto registrare il nostro battito cardiaco; non avevamo in dotazione la fascia specifica che abilita tale possibilità.
Dunque Forerunner 920XT misura distanza, passo, numero di bracciate, frequenza delle bracciate e swolf. Ogni esercizio può essere registrato, compresi gli allenamenti in acqua per le gambe e le doverose pause per riprendere fiato dopo qualche vasca. Si possono anche impostare avvisi con vibrazione dopo un certo numero di vasche o bracciate o distanza percorsa.
Dopo l'attività sportiva, tutti i dati raccolti si possono inviare automaticamente allo smartphone o al tablet, grazie all'applicazione Garmin Connect, o visualizzati su desktop (previa registrazione sul sito). Il colpo d'occhio, come potete notare nello screenshot qui sotto, è davvero notevole. Chi scrive ha nuotato circa 38 minuti in una piscina di 25 metri, per 663 bracciate con una frequenza media di 20 bracciate al minuto, su una distanza complessiva di 1250 metri. Si può fare di meglio, certo, ma in questo caso era più importante testare lo sportwatch.
Bicicletta
di Andrea Ferrario
Abbiamo provato il 920XT anche in sella a una bicicletta da corsa, in alcune uscite da una ventina di chilometri ciascuna. Il segnale GPS si è agganciato dopo pochi secondi che eravamo all'esterno, cosa da non dare per scontata dato che alcuni GPS Watch impiegano anche un minuto.
Durante tutto il tragitto, anche passando sotto alcuni ponti, il segnale è rimasto sempre forte e il Garmin ha continuato a rilevare tutti i dati del tragitto. I dati statistiche che rileva sono ovviamente la distanza, tempo e velocità media, assieme alle calorie stimate bruciate. Si aggiungo poi ulteriori dati sull'altitudine e i dislivelli e il passo medio e migliore.
Molto interessante il calcolo dei tempi e il riconoscimento automatico di alcuni tratti stradali, segmenti (che potrete aggiungere) e rettilinei che vengono presi come riferimento per migliorare le proprie prestazioni. Sui segmenti già presenti avrete anche la possibilità di confrontarvi con altri atleti in una classifica riepilogativa, un ingrediente social che vi spronerà a migliorarvi.
Vi verrà poi mostrato il tragitto anche su una mappa e potrete aggiungere dettagli e commenti sulla sessione d'allenamento.