Recensione Vodafone Curve

Vodafone Curve è un tracker GPS compatto e funzionale, con qualche imperfezione

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a cura di Valerio Porcu

Senior Editor

Vodafone Curve è un piccolo tracker GPS, localizzabile in ogni momento grazie alla connettività 4G integrata. Rappresenta una soluzione per non perdere oggetti importanti ma può servire anche per gli animali domestici o come supporto nella cura degli anziani. Richiede un abbonamento mensile.

Design

Vodafone Curve è piccolo e leggero. Alla vista compare come un piccolo cilindro di 42 mm di diametro e 16 mm di altezza, per un peso di soli 30 grammi. Nella confezione c’è anche un anello di gomma che rende il Curve leggermente più grande e più facile da maneggiare, ma soprattutto permette di agganciarlo a un anello portachiavi.

Sarà più semplice, poi, agganciarlo a uno zaino o proprio alle chiavi di casa. Tuttavia installare correttamente l’anello di gomma, incluso nella confezione, si è rivelato un’impresa piuttosto difficile.

Vodafone Curve è disponibile in due colori, nero e grigio, entrambi con un bordo dorato. Lateralmente c’è il pulsante di accensione mentre sopra, in posizione centrale, un secondo pulsante permette di attivare la funzione “Trovami”. Prememendolo si manda una notifica all’applicazione sullo smartphone, con la posizione del tracker. Sempre sopra ci sono anche alcuni LED, che indicano lo stato di carica della batteria.

Vodafone Curve è completamente ricoperto in gomma e vanta la certificazione IP67, quindi resiste ad acqua e polvere piuttosto bene. Il che è un’ottima notizia per un oggetto che potrebbe finire fuori casa, in ambienti non proprio ideali per un dispositivo elettronico. Sotto troviamo un connettore magnetico per la ricarica, che è proprietario. Tramite il servizio clienti, Vodafone assicura la disponibilità di accessori di ricambio, se dovessero essere necessari.

Funzioni e caratteristiche

Vodafone Curve usa principalmente il GPS ma si affida anche al Bluetooth, Wi-Fi ed LBS (triangolazione via GSM) per determinare la posizione, che quindi risulta molto precisa. Non potrete stabilire se si trova al primo o al quinto piano di un edificio, ma difficilmente vi farà credere di essere nell’edificio accanto. In aree remote, dove si può contare solo sul GPS, avrete una posizione precisa più o meno quanto quella che si ottiene su uno smartphone. Vodafone Curve non usa il sistema Galileo né il Glonass.

Per usare Vodafone Curve bisogna scaricare e installare l’applicazione Vodafone Smart App, disponibile per Android e iOS. Alla prima installazione è obbligatorio creare un account, e questa parte richiede troppe informazioni; persino la scelta maschio/femmina è obbligatoria, il che nel 2020 è semplicemente assurdo e Vodafone dovrebbe affrettarsi a modificare questa parte, limitandosi a chiedere quante meno informazioni possibile. Per come è fatto ora, il passaggio per la creazione dell’account somiglia piuttosto a una pagina per la raccolta indiscriminata di dati personali.

È obbligatorio anche inserire i dati della carta di credito, perché non si può attivare Vodafone Curve senza aver attivato il relativo servizio da 3 euro al mese. I primi 90 giorni comunque sono gratis e la disdetta si può fare direttamente dall’app in ogni momento.

Una volta terminata la prima configurazione potrete aggiungere un nuovo dispositivo; o anche più di uno perché l’applicazione ne supporta fino a 20. Potrete quindi avere un Curve per il cane, uno per i figli, uno per le chiavi, uno per la bicicletta e così via. Da questo punto di vista è molto flessibile e versatile.

Come accennato, il Curve stesso offre due pulsanti: uno per accendere/spegnere e un’altro per inviare una notifica con la posizione. Tutto il resto si fa dall’applicazione: da qui è possibile selezionare uno dei tre profili energetici per esempio.

Ciò che cambia è la frequenza con cui il Curve rileva la posizione: in modalità Performance Curve rileva la posizione ogni 5 minuti, con un’autonomia dichiarata di 3 giorni. In modalità Quotidiano abbiamo un rilevamento ogni 30 minuti e 5 giorni di autonomia. In modalità Risparmio Energetico la posizione viene rilevata ogni due ore e la batteria dura una settimana. I dati sono quelli ufficiali dichiarati da Vodafone.

Ci dovrebbe essere anche una modalità In Tempo Reale, con rilevazione ogni 5 secondi, ma non era disponibile quando abbiamo provato il Vodafone Curve.

Dalle impostazioni dell’app possiamo anche dare un nome diverso al Curve o assegnare un’immagine specifica, il che sarà molto utile per chi vuole usarne più di uno. Qui possiamo anche decidere quali notifiche ricevere, stabilire dei recinti virtuali, esaminare la cronologia e verificare la posizione del Curve su una mappa.

Dalla mappa manca un collegamento per avviare la navigazione e raggiungere il Curve, né abbiamo trovato questa funzione altrove nell’app. L’unica cosa possibile è prendere nota in qualche modo della posizione (ma non ci sono indirizzi né coordinate) e inserirle in Google Maps o applicazioni simili.

Manca anche un’interfaccia accessibile via web e cloud, offerta invece dai servizi di localizzazione veri e propri. Un’altra cosa che manca è uno strumento per … trovare il Curve. Proprio così, se lo perdete tra i cuscini del divano, dentro casa, non potete farlo suonare né vibrare. Cosa che ci sarebbe tornata utile durante la prova.

Prestazioni

Il Vodafone Curve è comodissimo e resistente: grazie alle sue dimensioni compatte e alla sua resistenza potete agganciarlo dove volete, persino al collare del cane, e non temere che subirà danni - tranne forse se il vostro amico riesce in qualche modo a masticarlo.

Se volete tenere d’occhio qualche oggetto importante, o monitorare uno spostamento in modo occasionale, basterà metterlo in tasca o in una borsa, e potrete contare fino a 7 giorni di funzionamento.

Inoltre non abbiamo mai avuto problemi di copertura, con il Vodafone Curve che risultava sempre disponibile e connesso; va detto che eravamo in Zona Rossa e poi Zona Arancione, quindi non abbiamo avuto modo di fare grandi spostamenti per via delle misure restrittive dovute alla pandemia da Covid-19.

La posizione rilevata è sempre stata molto precisa, e durante i giorni in cui lo abbiamo provato, il Vodafone Curve ha sempre rilevato il luogo corretto con una tolleranza di pochi metri.

La notifica inviata dal dispositivo arriva entro pochi secondi, così come quelle che si attivano relativamente al recinto virtuale, se decidete di usarlo. In altre parole, se il cane dovesse scappare lo sapreste in un attimo.

L’applicazione tuttavia non è perfettamente stabile. Ogni tanto alcuni elementi non si caricano ed è necessario riavviarla. Data la natura di quest’app non crediamo che sia un problema rilevante, ma è doveroso segnalarlo.

L’autonomia è coerente con quella dichiarata da Vodafone. E in generale la batteria ha una durata accettabile, ma forse da questo punto di vista Vodafone poteva fare di meglio - sicuramente una batteria un po’ più capiente non avrebbe compromesso il peso né spinto i costi troppo in alto.

Conclusioni

Vodafone Curve è disponibile sul sito Vodafone per 29 euro, fino al prossimo 22 dicembre, segno che l’azienda vorrebbe proporlo come regalo di Natale. E in effetti potrebbe essere una buona idea. Il suo prezzo normale è invece pari a 59 euro, che secondo noi sarebbero troppi per un dispositivo simile - soprattutto considerato che c’è anche l’abbonamento mensile da mettere in conto.

Al prezzo per il dispositivo si aggiungono poi 3 euro al mese per l’abbonamento obbligatorio (Vodafone Curve non funziona senza di esso). Il costo mensile è simile o inferiore a quello di altre soluzioni in commercio (runic.io, illocalizzatore.com, GPS Beghelli e altri), che tuttavia offrono anche piattaforme cloud e strumenti avanzati, assenti nell’offerta Vodafone.

Consideriamo dunque che il prezzo richiesto per l’abbonamento a Vodafone Curve sia un po’ alto in rapporto a ciò che viene offerto, proprio perché il servizio è davvero basilare. Tuttavia può essere una soluzione economica per chi, ad esempio, vuole un tracciamento GPS per gli anziani di casa o per i cani. Vodafone Curve ha meno cose di molti concorrenti ma costa meno, e potrebbe essere un compromesso accettabile.

Infine, che sia obbligatorio un abbonamento è senz’altro un aspetto negativo. Non è un limite tecnico, e senza la copertura SIM potrebbe funzionare almeno come semplice localizzatore tramite Bluetooth e Wi-Fi - un’opzione che Vodafone ha però deciso di escludere. Peccato, anche perché così facendo non sembra di acquistare un dispositivo ma piuttosto di noleggiarlo - cosa che sarebbe più tollerabile se fosse scritta in modo esplicito.