Samsung ha modificato il design del Note 5 per impedire che il dispositivo si danneggi nel caso si inserisca la S-Pen al contrario. Si chiude così la vicenda del cosiddetto pengate, che vedeva l'azienda accusata di aver progettato il Note 5 con troppa superficialità, senza preoccuparsi di questo aspetto.
Il problema era emerso lo scorso agosto, e da subito Samsung aveva rimandato al mittente le accuse. L'azienda aveva sostanzialmente dato la colpa ai consumatori, che dovrebbero fare attenzione e leggere il manuale - dove è chiaramente scritto che inserire la penna al contrario può causare danni anche gravi.
Qualche mese dopo, poi, è comparso un avviso sulla pellicola che protegge lo schermo dei nuovi dispositivi. Una scelta, quest'ultima, che sembrava più che altro mirata a evitare possibili denunce: nessun consumatore avrebbe potuto dire di non aver visto l'avviso, mentre in aula qualcuno avrebbe potuto sostenere la tesi che "nessuno legge il manuale", e magari vincere la causa.
Il pubblico era diviso: da una parte chi dà ragione a Samsung, sostenendo in poche parole che "chi è causa del suo mal pianga sé stesso". Dall'altra chi invece vede un errore nel progetto del Note 5: non esiste alcun meccanismo che impedisca di inserire il pennino al contrario, non c'è alcun ostacolo meccanico, nemmeno una piccola resistenza fisica - e questo renderebbe l'azienda colpevole.
A quanto pare Samsung ha risolto il problema alla radice, oggi. La scheda madre del Note 5 è stata modificata con un piccolo inserto in plastica, grazie a cui è possibile estrarre senza difficoltà il pennino anche se è stato inserito al contrario. Stando alle fonti citate, funziona alla perfezione.
In altre parole, con il nuovo design è possibile inserire la S-Pen nel Galaxy Note 5 in entrambi i sensi, senza creare alcun problema. Magari l'azienda sudcoreana avrebbe potuto pensarci prima, ma probabilmente questo è uno di questi casi in cui "meglio tardi che mai". Che cosa ne pensate?
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