Autonomia
A partire da questa recensione abbiamo rivoluzionato il metodo di valutazione dell'autonomia, effettuando oltre ai classici test un ulteriore prova, che vuole simulare in maniera più fedele l'uso giornaliero dello smartphone. Molto probabilmente in futuro svolgeremo unicamente questo test, poiché le singole prove di specialità non offrono un dato molto reale, dato che uno smartphone non si usa solo per navigare sul web, giocare o guardare un video.
Il nuovo test si compone quindi di un mix di prove: navigazione web con Wi-Fi, navigazione Web 3G, telefonate, visione di video, giochi, ascolto di musica, registrazione video e scatto di foto. Per mettere a punto questa prova abbiamo chiesto, tramite un questionario, come i nostri utenti usano lo smartphone, così da bilanciare al meglio le varie attività . Abbiamo poi impostato lo smartphone secondo le abitudini più diffuse. Ovviamente non è possibile identificare uno scenario che si adatta a tutti, ma quello che abbiamo scelto dovrebbe indicare un valore di autonomia il più vicino a quella reale per la maggior parte degli utenti.
Se guardate i classici test, il Nexus non si posiziona male, complice l'elevata autonomia in riproduzione audio.
Con il nuovo test, che rispecchia maggiormente la realtà , il Nexus è deludente. In verità è stata proprio l'esperienza diretta a convincerci che dovevamo mettere a punto una nuova procedura di test, poiché con l'uso personale questo smartphone arriva a stento alle sei di sera. Inizialmente eravamo scettici di un risultato così scarso; abbiamo chiesto un secondo terminale per effettuare delle controprove. Purtroppo la situazione non è cambiata. La batteria del Galaxy Nexus non gli permette di raggiungere una giornata lavorativa. L'unica soluzione sarebbe spegnere tutte le connessioni dati e disabilitare l'aggiornamento automatico, uno scenario d'uso lontano da quello di molti utenti e soprattutto lontano dalla concezione stessa di smartphone.