L'aggiornamento a Lollipop
Come con molti telefoni Android, anche nel caso del Note 4 l'aggiornamento a Lollipop non è stato esattamente indolore. Le prime versioni sono arrivate a febbraio 2015, in alcuni paesi, e avevano bug più o meno gravi che hanno portato Samsung a rinviare la pubblicazione altrove. Nel mese di marzo è stata avviata una distribuzione più ampia, con la rimozione del discusso sistema delle interruzioni. Sono stati necessari altri due mesi prima che funzionasse bene anche Google Fit, l'applicazione di Google dedicata alla salute.
Sul Galaxy Note 4, Lollipop porta modifiche estetiche all'interfaccia TouchWiz che la rendono un po' più in linea con il Material Design, ma siamo comunque molto lontani da quanto abbiamo visto sul Galaxy S6. Ci sono ancora dei fastidiosi ritardi (lag) all'apertura del menu Applicazioni Recenti, che diventano apertamente irritanti quando si vogliono saltare un paio di app.
Al di là dei cambiamenti estetici, l'aggiornamento a Lollipop non porta rivoluzioni sul Note 4, né per quanto riguarda la TouchWiz né l'uso della S Pen. Il pennino digitale WACOM resta un accessorio che può rivelarsi molto utile di tanto in tanto ma, almeno nel nostro caso, non è uno di quei dettagli che ti cambiano la vita – ma per altri utenti lo è eccome. Di certo la S Pen è uno strumento più preciso tanto per prendere appunti quanto per cliccare con precisione sui link di una pagina web, per esempio, e in altre situazioni.
Non c'è nulla di sbagliato in Lollipop per il Galaxy Note 4, ma il software non risulta raffinato e ben fatto come quello del Galaxy S6 o il Nexus 6. In generale si ha l'impressione di uno smartphone KitKat che è stato trascinato in modo grossolano ad Android 5.0, con tanto di animazioni mancanti e font che appartengono al passato. Insomma un lavoro incompleto.
 | Galaxy Note 4 32 GB, Nero | |
 | Galaxy Note 4 32 GB, Bianco | |
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