Samsung non è una copiona, Apple deve scriverlo ovunque

Samsung non ha copiato l'iPad di Apple: l'azienda di Cupertino dovrà scriverlo a chiare lettere sul suo sito web e su una lunga lista di quotidiani di rilievo fra cui il Financial Times. L'Alta Corte britannica ha confermato in appello l'assoluzione di Samsung e la condanna di Apple.

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a cura di Elena Re Garbagnati

Apple ha perso il ricorso contro la sentenza nel Regno Unito che assolveva Samsung dall'accusa di aver copiato l'iPad con i suoi tablet. È quindi confermato che i Galaxy Tab non sono fighi come l'iPad e adesso non ci sono più scuse: Apple deve turarsi il naso e pubblicare una nota sul proprio sito web in cui sottolinea che la concorrente non è una copiona.

La stessa comunicazione dovrà apparire anche su quotidiani e periodici fra cui il Daily Mail, il Financial Times, T3 Magazine e altri, con l'espressa finalità di "correggere l'impressione negativa" che si è data di Samsung accusandola ingiustamente di avere rubato il design dei prodotti Apple.

L'Alta Corte britannica assolve Samsung e conferma la condanna di Apple

Insomma, chi di spada ferisce di spada perisce, e visto che Apple ha cercato di screditare Samsung adesso sta a lei riparare al danno d'immagine che le ha causato. Per l'azienda di Tim Cook questa è probabilmente una punizione più dura di una multa salata o di una sconfitta legale, perché significa (fra le altre cose) che dovrà pagare di tasca sua messaggi pubblicitari in favore dell'avversaria.

L'unico sconto che ha elargito l'Alta Corte britannica è che non ci sarà bisogno di stravolgere la home page del sito Apple per inserirci un messaggio a piena pagina: basterà che sia presente un link titolato "Sentenza Apple/Samsung". La durata degli annunci obbligatori è inoltre stata abbassata da sei mesi a un mese.

Se la battaglia legale fra i due colossi dell'IT non avesse attirato così tanto l'attenzione globale probabilmente il link in questione sarebbe passato inosservato, invece i curiosi saranno molti e quelle tre paroline forse attireranno più l'attenzione dell'iPhone.

Chi di spada ferisce...

Anzi, in quel caso non ci sarebbe stata nemmeno questa sentenza bizzarra. "Questo caso (e gli altri all'estero) ha generato così tanta pubblicità che per evitare confusione adesso è necessario puntualizzare come stanno le cose", ha scritto Sir Robin Jacob nella sentenza, facendo appello al proverbiale humor inglese.

L'esito del ricorso ha suonato come musica alle orecchie di Samsung, che per bocca di un portavoce ha detto di continuare "a credere che Apple non sia stata la prima a progettare un tablet di forma rettangolare con gli angoli arrotondati" come dimostrano diversi casi di prior art.

Apple non ha commentato. Le resta ancora la possibilità di appellarsi alla Corte Suprema del Regno Unito. In caso contrario la sentenza dovrà essere applicata in tutta l'Unione europea.