I colleghi di Anandtech hanno svolto una profonda analisi dello schermo di iPhone 7 e 7 Plus, con test che fanno emergere tutte le differenze fondamentali rispetto ai display integrati nei modelli di precedente generazione, ma anche ai principali concorrenti sul mercato. Mentre le risoluzioni non cambiano, Apple ha aumentato la luminosità di picco del 25%, portandola da 500 a 625 nits. Entrambi gli schermi supportano lo spazio colore Display P3, cosa che li rende i primi iPhone wide gamut.
Per ottenere a una maggiore luminosità e un gamut più ampio Apple è intervenuta sulla retroilluminazione LED. Un LED blu tradizionale con un fosforo giallo non può produrre le lunghezze d'onda rosse e verde intense necessarie a coprire un gamut più ampio di sRGB. Per raggiungere l'obiettivo Apple ha probabilmente usato lo stesso sistema di LED blu con fosfori verdi e rossi dagli iMac, usando nuovi LED che permettono di pari passo una luminosità maggiore.
I test strumentali premiano i nuovi terminali di Apple, che con l'iPhone 7 base raggiunge una luminosità massima di 603 nits, mentre il modello 7 Plus si ferma a 552 nits, sotto al 6 Plus che arriva a 582 nits. I risultati sono comunque al vertice della categoria, come d'altronde quelli del P9 di Huawei. I livelli di nero vedono gli iPhone 7 davanti agli iPhone 6, anche se i modelli G5 e G4 di LG rimangono lontani.
Il rapporto di contrasto vede l'iPhone 7 in terza posizione, dopo i due smartphone di LG, mentre l'iPhone 7 Plus è più staccato e dietro al 6 Plus. Anandtech ha misurato anche la cosiddetta "luminosità boost", ossia l'incremento di luminosità per un breve periodo di tempo quando il controllo automatico di luminosità è attivo. Non si tratta di una funzione nuova in assoluto - almeno non sul mercato, è già offerta per esempio da LG - ma Apple ha aggiunto questa capacità agli iPhone 7 e 7 Plus.
Quando la luminosità del telefono è impostata su automatico e c'è una luce ambientale luminosa lo schermo andrà oltre la luminosità massima della modalità manuale. L'iPhone 7 Plus raggiunge 618 nits, vicino ai 625 nits indicati da Apple. L'iPhone 7 arriva a ben 706 nits, il 13% in più rispetto a quanto pubblicizzato.
Risultati ottimi anche per quanto riguarda l'accuratezza della scala di grigi, saturazione e fedeltà al color gamut DCI-P3. Gli schermi dei nuovi iPhone sono ottimi per la visione all'esterno, persino più dei telefoni di precedente generazione. Secondo Anandtech Apple, quasi certamente, calibra lo schermo di ogni singolo, sulla falsariga di quanto l'azienda fa con iPad Pro. C'è però una critica che riguarda la risoluzione, specie dell'iPhone 7, pari a 1334 x 750 pixel. Con una densità di 326 PPI Apple è ferma ormai dal 2010, ed è superata sotto questo profilo da smartphone Android molto meno costosi.
Detto questo, per Anandtech lo schermo rappresenta un miglioramento rispetto al predecessore grazie al significativo incremento di luminosità e al migliore contrasto. Il passaggio a un gamut più ampio getta inoltre le basi per contenuti dal gamut più ampio. "Il miglioramento della calibrazione lo rende il display più accurato per smartphone sul mercato", sentenzia il sito, auspicandosi un incremento della densità dei pixel con i futuri modelli.
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