Smartphone Android anche nello spazio

Un gruppo di ricercatori della University of Surrey ha deciso di testare uno Smartphone Android su un satellite artificiale per valutarne le capacit

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a cura di Dario D'Elia

Uno smartphone Android nello spazio. Sembra il titolo di un film o l'epilogo di un acceso confronto tra geek e luddisti rancorosi, ma in verità si tratta dell'esperimento di un gruppo di ricercatori della University of Surrey. L'idea è quella di testare a dovere un cellulare Android in condizioni estreme – appunto quelle spaziali – per valutarne l'utilizzo in ambito satellitare.

Android nello spazio

Il progetto STRaND-1 (Surrey Training, Research and Nanosatellite Demonstrator), che vede anche la collaborazione del Surrey Space Centre, si pone una serie di obiettivi graduali. Il primo ovviamente è valutare il funzionamento degli elementi hardware in condizioni estreme – anche se di fatto il dispositivo verrà inserito in un case speciale. Il computer di bordo del satellite che ospiterà lo smartphone si occuperà anche dei test sui suoi sensori, fotocamera, A-GPS, etc. Dopodiché si passerà al software installato. Ovviamente da tutto questo è escluso il sistema radiomobile, che nello spazio certamente non verrà mai utilizzato.

L'idea di fondo è che la piattaforma Android e la sua connotazione open source possa rispondere alle esigenze di settori strategici come quello spaziale non solo sotto il punto di vista prestazionale ma anche dei costi. "Se si può dimostrare che uno smartphone è in grado di funzionare nello spazio, questo permetterà a numerose nuove tecnologie in precedenza snobbate di raggiungere specialisti e aziende dello spazio. Si tratta di reale cambio dei giochi per l'industria", ha dichiarato Chris Bridges, ricercatore responsabile del progetto STRaND-1.

Già, perché l'idea è che domani anche uno smartphone possa occuparsi della gestione di un satellite aritificiale riducendo notevolmente costi e anche dimensioni dei dispositivi geostazionari.

Gartner già nel 2005 iniziò a parlare del cosiddetto fenomeno di "consumerization", ovvero il passaggio di tecnologie consumer a quello professionale – invece che il contrario come avviene di solito. STRaND-1 rappresenta certamente un esempio in questo campo.