Smartphone HTC da 250mila euro? La chiave in un brevetto

Gli smartphone HTC saranno in vendita in Germania per tutto il periodo natalizio, nonostante IPCom abbia chiesto l'ingiunzione preliminare di blocco. HTC rischia una multa pari a 250mila euro per ciascun terminale venduto, sempre che il giudice dia ragione alla querelante.

Avatar di Elena Re Garbagnati

a cura di Elena Re Garbagnati

HTC è talmente sicura che i suoi smartphone non violino alcun brevetto di IPCom da non voler rispettare l'ingiunzione preliminare di blocco delle vendite. I prodotti dell'azienda taiwanese saranno quindi sugli scaffali dei negozi tedeschi per Natale, in barba alla sentenza del tribunale teutonico del 2009. Secondo Bernhard Frohwitter, numero uno di IPComm, HTC rischia una multa pari a 250mila euro per ciascun terminale venduto.

Il giudice potrebbe comminare a HTC una multa di 250mila euro per ciascun telefono venduto

Le due aziende hanno interpretato in modo differente la legislatura. In seguito al ritiro dell'appello di HTC il giorno antecedente la sentenza, IPCom ha dato per scontato che il verdetto del 2009 fosse diventato automaticamente esecutivo. HTC reputa invece che il caso sia chiuso perché la presunta violazione di brevetto era relativa a una proprietà intellettuale non riconosciuta ufficialmente in sede di giudizio, e perché i suoi prodotti odierni non violano alcun brevetto.

###old1260###old

HTC si dice convinta "che questa causa non avrà alcun impatto sugli affari. IPCom parla dei recenti avvenimenti e sviluppi come di una vittoria in suo favore, in realtà rappresentano per lei una battuta d'arresto". L'azienda taiwanese ha proseguito nella sua disamina dicendo che "IPCom sta cercando di far rispettare i diritti relativi a un brevetto che sa non essere valido. Nonostante quattro anni di contenzioso, l'azienda tedesca non è riuscita a raggiungere una vittoria importante né contro Nokia né contro HTC, in compenso sta facendo spendere ingenti somme di denaro alle aziende contro cui intenta causa".

Gli smartphone HTC resteranno in vendita in Germania

Per evitare lo scontro a cui si è giunti, HTC avrebbe potuto pagare le royalty chieste da IPCom (che è ancora disponibile per una trattativa), ma anche su questo fronte è arrivata la smentita secca: "le royalty richieste da IPCom sono sproporzionate e ingiustificate, considerata la debolezza dei brevetti in questione e la scarsa importanza delle invenzioni associata agli standard UMTS. Per questo HTC è fiduciosa che il Distretto della Corte di Mannheim delibererà a suo favore".

Allo stato attuale delle cose l'unica certezza è che l'importo di una eventuale multa sarebbe una decisione che spetta al giudice. Dato che HTC ha deciso di non interrompere le vendite, la reale esistenza di un'ingiunzione esecutiva diventa rilevante solo nel caso in cui il tribunale dovesse dare ragione a IPCom. Non resta che attendere l'opinione del giudice per vederci chiaro.