I prossimi Qualcomm Snapdragon 820 saranno realizzati negli stabilimenti Samsung invece che quelli TSMC. La notizia è di portata storica e sebbene non ancora confermata ufficialmente, secondo Recode più fonti affidabili avrebbero dato l'accordo per fatto. Com'è risaputo Qualcomm – che è leader indiscusso nel mercato dei SoC mobili – ha uno storico patto di ferro con la taiwanese TSMC.
Però Samsung negli ultimi tempi ha dimostrato di aver colmato il gap con l'avversaria e vantare in anteprima mondiale la produzione di chip a 14 nanometri (contro i 20 nm di TSMC). Ciò vuol dire che sulla carta i costi sono inferiori, le prestazioni energetiche migliori e le dimensioni ovviamente più piccole.
Poi c'è la questione delle temperature operative che con l'810 avrebbero costretto HTC a ridurre la frequenza dello One M9 a 1.6GHz invece che i consueti 2.0GHz.
Il Samsung Galaxy S6 ha stupito moltissimo quando si è scoperto che sarebbe sbarcato sul mercato con la sola versione Exynos 7 Octa (SoC Samsung). La concorrenza diretta invece si è affidata al Qualcomm 810. Il leader di mercato però si è reso conto che la perdita di Samsung ha provocato un danno finanziario non da poco, quindi con lo Snapdragon 820 a 64-bit con CPU ARMv8 "Kryo" – previsto per il 2016 – tenterà di tornare nuovamente sui Galaxy S. Per altro gode del vantaggio di avere il chip modem LTE integrato.
"Le fabbriche Samsung per i processori mobili sono la cosa più calda del momento", sostiene l'analista di settore Patrick Moorhead. "Questo è un grande esempio di co-opetition". Comunque non bisogna escludere neanche la possibilità che TSMC venga impiegata come fornitore secondario.